Le risorse destinate all’autotrasporto per il 2018 non vanno tagliate. A chiedere che vengano mantenute sono i rappresentanti di Anfia, Federauto e Unrae che in una lettera inviata al ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio, paventando la riduzione delle risorse destinate all’autotrasporto in sede di esame della Legge di bilancio 2018, ribadiscono “la necessità che i fondi destinati al comparto non vengano ridotti in alcun modo, stante la loro dimostrata importanza, determinante nel sostenere gli investimenti e lo sviluppo del parco circolante italiano dei veicoli industriali dei rimorchi e semirimorchi, pesantemente obsoleto, verso la necessaria sostenibilità economica ed ambientale. Continua a leggere
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Nove anni di proroghe invece di una soluzione: la vergogna viaggia in taxi e Ncc
È una vergogna inaccettabile, per uno Stato che si definisce democratico, che dal 2008 si prosegua a colpi di proroghe perché non si hanno la conoscenza o il coraggio d’intervenire per trovare una soluzione definitiva a un problema che vede contrapposti tassisti e noleggiatori con conducente, con questi ultimi “costretti”, da una teoria semplicemente demenziale, a rientrare in rimessa dopo ogni servizio. Da nove anni un articolo impone questa assurdità (ma altrettanto improponibile è pensare che i noleggiatori possano ottenere le licenze all’attività da Comuni fuori dalla Regione di residenza e offrire servizi in competizione con gli operatori locali…), ma invece di cancellarlo lo si aggira. Con una bella proroga per rinviare all’anno successivo la questione. Continua a leggere
Autotrasportatore in fuga da Napoli: “Lì gli uffici pubblici impediscono di lavorare”
“Vado via da Napoli per colpa di gente come voi, perché voi siete la vergogna di Napoli e dell’Italia, perché è per colpa vostra se in molti continuano ad avere di Napoli e del Sud Italia un’immagine devastante, di gente che non fa nulla, che lavora per finta anche se lo stipendio dallo Stato a fine mese lo intasca vero…”. Non ha certo lasciato la sede della Motorizzazione civile di Napoli con il sorriso sulle labbra e non si è certo accomiatato amichevolmente, in particolare da un suo dipendente, Angelo Panico, titolare di un’impresa di autotrasporto che lavora nel settore calcestruzzi, ma un risultato almeno l’ha ottenuto: risolvere finalmente l’ultima pratica rimasta aperta con quell’ufficio statale e trasferire tutto al Nord, dove, spiega raccontando la sua storia di straordinaria malaburocrazia e inefficienza del sistema Paese, “i problemi non mancano, ma almeno si tenta di risolverli”. Lavorando, per consentire anche agli altri di lavorare. Continua a leggere
Chiodi in strada per bucare le gomme: questi tassisti sono scioperanti o delinquenti?
C’è un limite entro il quale una manifestazione di protesta resta un sacrosanto diritto da rispettare e superato il quale diventa invece pura imbecillità e delinquenza, senza aver diritto ad alcuna giustificazione o tolleranza. Un limite che qualche rappresentante delle frange più estremiste (e più idiote) dei tassisti ha superato a Roma in occasione della giornata di sciopero indetta per contestare la proposta del Governo di riforma della legge quadro e per denunciare quello è stato definito “un insopportabile abusivismo che si sta trasformando in un vero e proprio caporalato digitale”. Una guerra contro Uber e Ncc, ovvero le auto a noleggio con conducente, che qualcuno ha ritenuto di combattere evidentemente con “armi proibite”. Cosa è successo lo mostra un video girato al terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino che mostra centinaia di viti, chiodi e graffette seminati per terra per bucare le gomme delle vetture in transito. Continua a leggere
Il giusto compenso è un diritto non solo di potenti professionisti ma anche di deboli trasportatori
“Perché un avvocato o un commercialista hanno diritto a un equo compenso e altri lavoratori, come per esempio gli autotrasportatori, invece no? Perché professionisti che notoriamente possiedono una capacità d’interloquire con il cliente che consente loro già di ottenere una parcella più adeguata, si vedono riconoscere da una norma un compenso “giusto”, in grado di coprire i costi, mentre si è fatto di tutto per togliere l’equo compenso per gli imprenditori dell’autotrasporto che non hanno affatto lo stesso “potere” di vedersi riconoscere quanto loro spetterebbe? I costi minimi della sicurezza per le prestazioni di autotrasporto, indicati da un’autorità pubblica, il ministero dei Trasporti, e in linea con sentenze della corte di Giustizia della Comunità europea che assegna la supremazia della sicurezza dei cittadini rispetto ai risultati economici, non hanno forse il “diritto” di essere riconosciuti a loro volta come un equo compenso? Siamo in un Paese dove la legge è davvero uguale per tutti?” Sono bastate solo poche ore perché le domande che il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha rivolto al Paese e al Governo attraverso un comunicato stampa si trasformassero in un emendamento alla Legge di Stabilità. Continua a leggere
Superammortamento per le auto anche nel 2018? Tutto il settore chiede la proroga al governo
La voce si è alzata forte e chiara: il settore dell’automotive ha bisogno ancora del Superammortamento. Lo chiedono “con forza” le associazioni Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto e Unrae, “in rappresentanza dell’intero settore automobilistico nazionale”. Il disegno di legge di Bilancio 2018 “prevede la proroga dell’agevolazione relativa agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, escludendo però le autovetture”, spiega una nota congiunta. Continua a leggere
Avvocati e commercialisti devono avere un compenso equo, perché i trasportatori invece no?
Tutti i professionisti hanno diritto a un equo compenso. È questo il principio sul quale al Senato è stato formulato l’emendamento, poi approvato, che stabilisce il diritto a un compenso minimo al di sotto del quale non si potrà scendere. Un principio che non sembra valere però per tutti in un Paese che pure afferma che “la legge è uguale per tutti”. Già, perché la domanda che in questi giorni molti autotrasportatori hanno rivolto alle federazioni che li rappresentano è proprio questa: che differenza esiste tra un autotrasportatore e un libero professionista? Perché per un avvocato o un commercialista, che notoriamente hanno una capacità d’interloquire con la controparte del momento e ottenere una parcella più adeguata, ottenendo un compenso in grado di coprire i costi, si introduce l’equo compenso quando si è fatto di tutto per togliere l’equo compenso per i vettori? Non cambia la sostanza cambiando il nome. Continua a leggere
Trasporti eccezionali, caos sulle autorizzazioni. Garofalo: “Tempi rapidi o si rischia la paralisi”
Trasporti eccezionali paralizzati. Con tempi di attesa lunghissimi per avere le autorizzazioni, quando si riescono ad avere. La situazione legata a ponti e cavalcavia non si è ancora risolta. Anzi. L’ultimo allarme lo ha lanciato il deputato di Alternativa Popolare e vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Vincenzo Garofalo. “La direttiva del governo non risolve” il problema, ha detto: “Serve una procedura chiara e rapida oppure si rischia la paralisi”. Continua a leggere
Dumping sociale, le misure per contrastarlo devono essere estese anche all’autotrasporto
Le norme approvate in via definitiva dal Parlamento europeo per difendere industria e lavoro dal dumping sociale devono essere estese “al più presto anche al settore dell’autotrasporto”. Lo chiede il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, che definisce la nuova norma “giusta, responsabile e adeguata”. Le misure, però, non riguardano l’autotrasporto. “Non si capisce perché l’Unione europea abbia rinviato qualsiasi decisione in merito a un settore che è senza dubbio oggetto di dumping come quello del trasporto su gomma, forse per soddisfare esigenze dei Paesi emergenti?”, chiede Uggè. Continua a leggere
Gomme invernali o catene, dal 15 novembre chi non li ha rischia una multa fino a 335 euro
Occhio alle gomme. Dal 15 novembre chi circola su molte strade e autostrade senza pneumatici invernali, o catene a bordo, rischia una multa. La sanzione va dai 41 ai 168 euro se ci si trova nei centri abitati e da 84 a 335 euro fuori dai centri abitati. Sono previsti anche la decurtazione di tre punti sulla patente e il fermo del veicolo. L’articolo 6, comma quarto, del Codice della Strada dice che l’ente proprietario della strada può prescrivere ai veicoli l’obbligo di pneumatici invernali o di catene a bordo. Continua a leggere
Chi lascia il finestrino abbassato non rischia solo il furto. Multato un furgone: ecco perché
Non lasciate mai il finestrino abbassato dopo aver parcheggiato. Rischiate un furto, ovviamente, ma anche una multa. Lo ha imparato a proprie spese l’autista di un furgone di una cooperativa di accoglienza che trasportava bambini e ragazzi. L’uomo, spiega La Stampa, ha parcheggiato e attivato l’antifurto, ma ha lasciato aperto un finestrino per arieggiare l’abitacolo. L’autista si è visto recapitare una multa da 57 euro, di cui 16 per le spese di notifica. Continua a leggere
Auto in panne in superstrada, il carro attrezzi è in arrivo: la polizia può chiamarne un altro?
Un’auto si ferma in superstrada, la conducente chiama il carro attrezzi convenzionato con la propria assicurazione che però ritarda un po’, una pattuglia della polizia fa intervenire un altro mezzo di soccorso. Risultato: intervengono due mezzi di soccorso e la conducente si ritrova a pagare 134 euro per quello chiamato dalla polizia. È giusto? Leggete il “diario” di quanto accaduto inviato alla redazione di stradafacendo.tgcom24 dalla protagonista dell’episodio e la risposta fornita dall’avvocato Giangiacomo Alborghetti. Domanda: “Oggi la mia auto si è fermata in superstrada, ho chiamato il carro attrezzi della mia assicurazione che mi ha tempestivamente risposto: sarebbe arrivato in poco più di mezzora. Ho messo il triangolo e la pettorina di soccorso, sopraggiunge una pattuglia delle forze dell’ordine che constatato il tutto dice: ci vuole troppo tempo, ora chiamo io il carro attrezzi che lei poi dovrà pagare. Continua a leggere
Taroccare il biglietto del parcheggio è un reato: lo conferma una sentenza della Cassazione
Taroccare il biglietto del parcheggio è reato. La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 48107/2017, ha condannato in via definitiva un automobilista per il reato di falsità materiale commessa dal privato. Nel caso in questione, secondo i giudici, il reato si configura perché “lo scontrino che viene rilasciato dal parchimetro nelle aree adibite alla sosta per le autovetture del Comune riveste le caratteristiche tipiche del certificato amministrativo e dell’autorizzazione amministrativa”. Continua a leggere
Motorizzazioni ferme, per ripartire servono 280 ingegneri ma nel 2018 ne arriveranno 30
“Assumere 280 nuovi ingegneri negli uffici delle Motorizzazioni civili, come richiesto dal ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio, per far ripartire le montagne di pratiche, in particolar modo revisioni di mezzi pesanti, che si sono accumulate nelle varie sedi per mancanza di personale, non sarebbe stata certo una manovra risolutiva ma avrebbe comunque contribuito a risolvere moltissime situazioni in cui, per mancanza di un pezzo di carta, trasportatori e aziende sono costretti a tenere fermi i mezzi, le merci e dunque l’economia. Ora scoprire che di quelle assunzioni ne verranno fatte poco più di un terzo, 100 in tutto, ha il sapore di una beffa. Come dare l’aspirina a un malato terminale”. Così il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato la notizia dell’inserimento nella manovra Finanziaria 2018 di 100 assunzioni per i controlli stradali. Continua a leggere
Multe per eccesso di velocità, chi le ha prese dopo il 1° agosto potrà far annullare il verbale?
Chi ha preso una multa per eccesso di velocità dopo il 1° agosto potrebbe farsi annullare il verbale. Da quella data, infatti, in seguito all’entrata in vigore del decreto 282 del 13 giugno 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono diventate più stringenti le regole relative al sistema di taratura degli apparecchi. C’è un aspetto, in particolare, che potrebbe mettere in discussione le multe ed è legato alle velocità dei test di taratura periodica degli apparecchi utilizzati dalle pattuglie mobili. Ora, infatti, i veicoli devono eseguire da 50 a 100 passaggi di prova a velocità comprese tra i 30 e i 230 km/h. Continua a leggere