Tir sovraccarichi sul ponte crollato a Genova? La procura ne fa sequestrare due

Due tir che stavano percorrendo il Ponte Morandi al momento del crollo del cavalcavia sul torrente Polcevera viaggiavano sovraccarichi? È quanto vuole scoprire una volta per tutte  il pubblico ministero Walter Cotugno che ha incaricato gli agenti della Guardia di Finanza di sequestrare i resti di due autoarticolati precipitati. Continua a leggere



Autocisterna esplosa a Bologna: un test su strada dirà se potremo evitare simili tragedie

La più moderna tecnologia al volante e in particolare la guida autonoma avrebbero potuto evitare evitare tragici incidenti stradali come quello avvenuto a inizio agosto a Bologna, dove un’autocisterna carica di gpl è saltata per aria dopo uno scontro con un altro mezzo pesante? Una risposta “concreta”, basata su dati di fatto, a questa domanda potrebbe arrivare da un “esperimento” pronto a partire con la creazione di tratti stradali “intelligenti”, ovvero in grado di dialogare direttamente con i veicoli, permettendo una maggiore efficienza nella gestione del traffico stradale. Continua a leggere



Tir assolti: il loro passaggio non è stato responsabile del crollo del ponte a Genova

Il passaggio di Tir, magari sovraccarichi, potrebbe essere stato una delle possibili cause scatenanti del crollo del Ponte Morandi a Genova? No, almeno secondo i rappresentanti della commissione ministeriale incaricata di “indagare” per stabilire cause e responsabilità della tragedia. Secondo la commissione l’ipotesi di una “responsabilità” dei Tir, sarebbe da escludere in considerazione del fatto, come si legge nella relazione pubblicata sul sito web del ministero dei Trasporti, “che al momento del crollo il traffico era scorrevole e che non era presente un numero elevato di mezzi d’opera o veicoli pesanti”. Continua a leggere



Esplosione a Bologna, 464 risarcimenti per la compagnia che assicurava l’autocisterna di Gpl

Un incidente stradale a una compagnia di assicurazioni può costare cifre a pochi o a molti zeri: da due o tre fino a quattro, cinque, sei, perfino sette… Zeri che di sicuro abbonderanno nel “bilancio” finale dei costi sostenuti da Allianz per risarcire i danni provocati dall’incidente stradale avvenuto il 6 agosto 2018 sul raccordo tra le autostrade A14 e A1 all’altezza di Borgo Panigale, alle porte di Bologna, dove in un tamponamento tra veicoli industriali esplose un’autocisterna di Gpl causando due vittime e gravi danni non solo alla sede stradale e a numerosi mezzi, ma anche a numerosi edifici della zona. Sono infatti 464 le richieste di risarcimento presentate alla compagnia che aveva assicurato l’azienda di autotrasporto proprietaria del camion “esploso” causando la morte dell’autista dell’autocisterna di un un automobilista. Continua a leggere



Trasportatori danneggiati dal crollo del ponte di Genova, la Fai dice no a un tetto per i rimborsi

Il decreto emergenza Genova prevederebbe che il rimborso dei danni occorsi alle attività economiche sia vincolato a un tetto? Se davvero fosse così, significherebbe penalizzare di fatto fortemente anche il settore dell’autotrasporto, considerato che le imprese su gomma che operano sul porto di Genova stanno già registrano un incremento dei costi operativi, legati alla ridotta capacità di assorbimento della viabilità con un  allungamento straordinario dei tempi di raggiungimento delle destinazioni e delle operazioni di carico e scarico nei bacini portuali. Continua a leggere



Uggé: “Tragedia di Genova vergogna politica, usata dai partiti per le loro battaglie”

Il Punto è il titolo della rubrica settimanale sul sito di Conftrasporto (cliccate qui)  nel quale il vicepresidente Paolo Uggé riassume i fatti più importanti legati al settore, affrontando i problemi e proponendo possibili soluzioni (che molto spesso ai politici basterebbe seguire, invece di andare per la propria strada, per evitare di commettere clamorosi errori come spesso accaduto in passato). Nel suo ultimo “Punto” Paolo Uggé ha deciso di tornare sul caso del crollo del cavalcavia Morandi a Genova esprimendo, probabilmente, quello che milioni d’italiani pensano: basta con le polemiche di bandiera che vedono gli interessi dei partiti avere la precedenza sulle esigenze dei cittadini,  liguri e genovesi in particolare, basta con attacchi e contrattacchi politici che suonano come una vergognosa offesa verso le vittime di quel crollo,  verso i loro familiari, nei confronti delle persone ferite nel fisico e nel morale dopo essere state private del bene al quale ogni famiglia si sente particolarmente toccata, come l’abitazione. Continua a leggere



Distratto alla guida: arrestato l’autista bulgaro che ha provocato la morte di padre e figlio

È stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo il camionista che il 29 agosto 2018 ha causato l’incidente sull’Autosole nel quale hanno perso la vita  padre e figlio. L’autista, un bulgaro di 59 anni al volante di un camion carico di pasta, stava viaggiando in direzione nord, quando tra Orvieto e Fabro, il camion è sbandato agganciando col semirimorchio un’autovettura che lo stava sorpassando facendola finire  contro il guardrail. Dopo il violento urto, i due mezzi hanno preso fuoco, uccidendo l’uomo che era al volante dell’auto,un padre di famiglia di  33 anni, e suo figlio di 10 anni, mentre la moglie è riuscita a uscire in tempo dalla macchina, grazie all’aiuto di una pattuglia della Polstrada che stava sopraggiungendo. Continua a leggere



Genova, consigli per chi viaggia e deve trovare strade alternative al viadotto crollato

“Genova, volevano andare a Genova…” cantava Enrico Beruschi. Cosa che, per chi deve raggiungere la città della Lanterna o solo transitarci diretto verso altre destinazioni, dopo il crollo del viadotto Morandi è diventata assai più complicata visto che la tragedia ha spezzato in due il collegamento da Levante e a Ponente della Liguria con la prospettiva, più che concreta, che il problema si trascini per anni.  Ecco alcune indicazioni utili per chi deve viaggiare in quell’area. Continua a leggere



Viadotto crollato a Genova, la Lombardia rischia di pagare pesanti conseguenze economiche

“Il disastro di Genova avrà forti ripercussioni sulla Lombardia? È il timore di Claudio Fraconti, presidente di Fai Milano-Lodi- Monza Brianza, che ai microfoni di Rai3 (cliccate qui per vedere il video) ha esibito numeri che appare oggettivamente impossibile mantenere dopo il crollo del ponte Morandi. “Il Porto di Genova ha movimentato lo scorso anno circa 2,6 milioni di Teu, ovvero la misura standard di volume nel trasporto dei container che corrisponde circa a 40 metri cubi, di cui si stima che il 60 per cento abbiano origine o destinazione in Lombardia”, ha affermato Claudio Fraconti, spiegando che il timore principale riguarda la possibilità che questo flusso possa rallentare notevolmente in seguito alla decisione di alcune compagnie di scegliere altri scali”. Continua a leggere



Perché prima non cadevano tutti questi ponti? L’usura c’entra, i tir sovraccarichi ancora di più

“Come mai prima non cadevano tutti questi ponti? Forse c’è una motivazione e va ricercata, più che nell’usura, sicuramente nella norma che ha consentito di far circolare tir con 108 tonnellate di merci quando magari si poteva evitare di fare un favore alla committenza che voleva risparmiare sui trasporti”. A tornare a denunciare una verità sulla quale da anni chi governa il Paese chiude sistematicamente gli occhi, è stato il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé che ai microfoni di Radio 24, parlando del crollo del viadotto di Genova ma anche di altri avvenuti recentemente, ha affermato come “non ci sia alcun dubbio sul fatto che il fattore peso, soprattutto se i tir stanno a lungo fermi incolonnati, ha un impatto sulla struttura preoccupante. Continua a leggere



Genova apre il porto 24 ore su 24 per facilitare imbarchi e sbarchi da traghetti e navi da crociera

Viabilità da incubo e 50 mila posti di lavoro in ballo: è  questo lo scenario  “post crollo” del viadotto Morandi di Genova descritto da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica Conftrasporto ed ex presidente dell’autorità portuale della “Lanterna”. Uno scenario analizzato ai microfoni del Gr3, da Paolo Signorini attuale presidente dell’Autorità portuale, che ha illustrato le principali iniziative adottate per far fronte alla situazione, anche alla luce del fatto che  per ancora 4 settimane al Porto di Genova sono programmati arrivi di traghetti e navi da crociera. Iniziative che vanno dall’apertura 24 ore su 24 del porto, per non congestionare troppo il traffico di giorno, a un piano tracciato con i vertici della Polizia stradale per far defluire il traffico. Continua a leggere



Fermiamo i maxi tir che “sfondano i ponti” per far viaggiare solo quelli più leggeri?

“In attesa che avvenga un “miracolo” che possa garantire la manutenzione di ponti e strade, resta solo una cosa da fare: proibire il transito a Tir da 100 tonnellate… Soluzione drastica, che non piacerà certo a chi in questi decenni ha investito nei maxi tir (senza porsi la domanda se fossero pericolosi, perché anche a loro interessava solo guadagnare?), ma di fronte alle emergenze occorre saper intervenire. Come diceva un bravissimo chirurgo: di fronte a un cancro non puoi usare l’aspirina, devi tagliare e ripulire… “Il commento inviato a stradafacendo per trovare una possibile strada per prevenire eventuali nuove tragedie come quella del viadotto Morandi a Genova è davvero perseguibile? Continua a leggere



La Borsa “brucia” sei miliardi di euro dopo il crollo del viadotto di Genova

Sei miliardi di euro “bruciati” in Borsa in poche ore: è il risultato del crollo del viadotto Morandi di Genova sui titoli di Atlantia,  la società della famiglia  Benetton che controlla la concessionaria Autostrade per l’Italia, che hanno aperto in calo del 25 per cento dopo l’ annuncio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla volontà di revocare ad Autostrade la concessione autostradale. Le azioni, che venerdì avevano fatto registrare un calo tutto sommato contenuto, -5,39 per cento, hanno visto alla riapertura delle compravendite scattare la corsa alla vendita che le dichiarazioni dei vertici di Autostrade per l’Italia, fiduciosi “ di poter dimostrare il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla concessione” non ha saputo frenare. Continua a leggere



Viadotto crollato: per Autostrade per l’Italia multe per 150 milioni e concessioni cancellate?

“Autostrade per l’Italia deve pagare tutto, ci saranno multe per 150 milioni di euro e verranno revocati i contratti per le concessioni”. È durissimo l’attacco sferrato dal Governo, per voce del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli e del vicepremier Luigi Di Maio, ai vertici della Società per azioni (del gruppo Atlantia, che detiene il 100 per cento del capitale e vede come principale azionista la famiglia Benetton) responsabile del viadotto di Genova crollato provocando 39 vittime. “Autostrade per l’Italia è stata coperta politicamente da governi precedenti, ma noi non faremo da palo a chi non fa la manutenzione dei ponti”, hanno denunciato i due esponenti del Movimento 5 Stelle sottolineando anche come “Autostrade abbia la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi non paghi neppure le tasse”. Continua a leggere



Il crollo del viadotto fa precipitare anche i titoli di Atlantia. La Borsa calcola i risarcimenti?

Il crollo del viadotto di Genova ha causato un “crollo” anche in Borsa: quello del titolo Atlantia, la società della famiglia  Benetton che controlla la concessionaria Autostrade per l’Italia, che dopo essere precipitato fino a perdere più del 10 per cento, è risalito fermandosi comunque a meno 5,39 per cento. Il mercato ha subito conteggiato le perdite che il gruppo dovrà sostenere in seguito al disastro? Continua a leggere