La notte è fatta per dormire, meglio se di un sonno profondo, non disturbato o peggio ancora interrotto da rumori provenienti dalla strada, magari dal sordo rumore del motore diesel di un camion che si è fermato proprio sotto la finestra della stanza da letto per scaricare le merci. Contribuire a garantire il miglior riposo a chi sotto casa ha attività che “lavorano” anche di notte è l’ultima “missione” di Scania che ha deciso di sperimentare consegne notturne silenziose utilizzando veicoli ibridi. Continua a leggere
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Strade chiuse per chi porta i figli in auto scuola. “È pericoloso, inquinante e diseducativo”
Immaginate una grande scuola nell’orario d’ingresso degli studenti (ma anche d’uscita) senza decine di auto, spesso grandi Suv, guidati da mamme pronte a “scaricare” i figli per poi “volare in ufficio (o magari semplicemente per tornare a casa che dista solo qualche centinaio di metri….): è questo immagina di poter vedere un giorno Anna Becchi, portavoce di Famiglie senz’auto, che durante l’audizione in commissione Trasporti della Camera sulle proposte di legge di modifica del Codice della strada ha chiesto che di chiudere al traffico le strade davanti le scuole durante l’orario più “caldo”. Continua a leggere
Ecobonus, la piattaforma va on line ma non è possibile inserire la prenotazione per l’incentivo
Ecobonus.mise.gov.it: è qui che si potrà navigare per prenotare l’incentivo Ecobonus, la misura promossa del ministero dello Sviluppo economico che prevede contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, così come previsto dalla legge di Bilancio 2019. Una piattaforma attiva dal1° marzo ma che per i primi tempi non permetterà di inserire l ordine e prenotare l incentivo. Continua a leggere
I droni ci consegneranno i pacchi a casa? E I Tir viaggeranno da soli senza camionisti?
Qui in fiera si vedono tanti veicoli belli e nuovi, sulle strade però si vedono tanti veicoli vecchi. Come mai? Qual è il futuro del trasporto: riceveremo i pacchi a casa con i droni? Le macchine potranno mai sostituire le persone nel mondo del trasporto?” Sono alcune delle domande che un gruppo di studenti di Verona, invitati al Transpotec per partecipare all’evento “Verso un futuro sostenibile. Insieme” moderato dalla giornalista Rai Maria Concetta Mattei nello stand Scania, hanno rivolto ai relatori che si sono alternati sul palco. Continua a leggere
Disastro Sistri, Conftrasporto chiede un fondo da 20 milioni di euro per risarcire le imprese
Un fondo con un tetto di 20 milioni di euro che possa almeno in minima parte risarcire le imprese dell’autotrasporto per le spese sostenute per il “disastro Sistri” , il sistema di tracciabilità dei rifiuti mai entrato in funzione ma ugualmente fatto pagare alle aziende. A chiedere al Governo di istituirlo è stato il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto e presidente della Fai, la federazione degli autotrasportatori italiani, Paolo Uggè, protagonista al Transpotec di Verona della tavola rotonda sul tema “Sistri, dall’abolizione a un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti” promossa dalla stessa Fai. “Il Sistri è stato uno dei più grandi sprechi nella gestione dei rifiuti speciali”, ha affermato Paolo Uggè. “In otto anni i costi sostenuti dalle imprese coinvolte e dallo Stato hanno superato i 141 milioni di euro. E questo per un sistema che non ha mai funzionato. Continua a leggere
Gnl, il carburante pulito del futuro. Peccato che la rete di distribuzione sia però da Medioevo
Non tossico, non corrosivo, trasparente, inodore: insomma un combustibile a basso impatto ambientale, tra i carburanti ‘puliti’ più apprezzati al mondo. Ma nonostante questo in Italia, al momento, esistono solo 30 distributori per mezzi pesanti di Gnl, il gas naturale liquefatto. Un dato che Natalino Mori, vicepresidente di Fai-Conftrasporto ha voluto immediatamente evidenziare nel convegno “Il trasporto su gomma e l’alternativa dell’Lng” ospitato al Transpotec di Verona e di cui l’esponente della federazione italiana autotrasportatori è stato relatore. Continua a leggere
Senza incentivi per sostituire i tir più vecchi e inquinanti l’Italia sarà “fuori dall’Europa”
“Novantunomila veicoli Euro 0; 59mila Euro 1; 102 mila Euro 2; 166mila Euro 3…. Con una flotta di tir in circolazione in Italia così vecchia e inquinante è impossibile che i nostri vettori possano adeguarsi alla recenti normative comunitarie in materia ambientale che prevedono la riduzione del 15 per cento delle emissioni inquinanti entro il 2025 e del 30 per cento entro il 2030, rispetto ai livelli del 2018. Chiediamo quindi, ancora una volta, al Governo di adottare politiche di concreto sostegno per il rinnovo del parco circolante italiano, con la rottamazione dei vecchi automezzi inquinanti, verso i nuovi modelli di autoveicoli ecologici, dotati inoltre dei più moderni sistemi di sicurezza stradale, quali per esempio la frenata assistita (sistema di sicurezza attiva che riduce il rischio di tamponamento) e l’anti-svio (sistema di avvertimento di abbandono involontario di corsia). Continua a leggere
Tutto quello che avreste voluto sapere sui Tir che possono guidare verso un futuro meno inquinato
Tutti i protagonisti del settore dei trasporti che vogliono davvero guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile hanno un appuntamento da non perdere: è quello fissato per giovedì 21 febbraio alle 15.30 a Verona nello stand allestito da Scania all’interno di Transpotec 2019 dove sarà “esposta” e “raccontata” la gamma di soluzioni a carburanti alternativi più ampia di sempre. Un vero e proprio “viaggio” attraverso nuove soluzioni per il trasporto in grado di soddisfare ogni esigenza operative dei clienti, sia che si parli di lungo raggio sia di applicazioni speciali, distribuzione, trasporto pubblico o cava cantiere, da compiere nel maxi spazio espositivo di 1.800 metri quadri dove verranno messi in mostra tutti veicoli di nuova generazione, con un’area interamente dedicata ai motori, mentre nell’area esterna due veicoli saranno a disposizione per una prova. Continua a leggere
Transpotec 2019, per capire come guidare i trasporti in un futuro più pulito sicuro
Il “dopo Sistri”, ovvero cosa accadrà dopo la cancellazione del “vecchio” sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti, costato montagne di denaro e di fatto mai entrato in funzione, e dopo la decisione del governo di svoltare completamente pagina realizzandone uno nuovo che possa finalmente assicurare il controllo dei rifiuti più pericolosi. E poi la sostenibilità ambientale dei mezzi di trasporto, con le novità apportate dalle nuove tecnologie; la formazione professionale; la sicurezza sulle strade. Sono alcuni dei temi, più attuali e importanti e per il mondo dell’autotrasporto, al centro del Transpotec 2019, il Salone dei trasporti e della logistica in programma dal 21 al 24 febbraio a Verona il Salone dei trasporti e della logistica. Continua a leggere
Tav, nessuno ha calcolato che sarebbe un’arma contro la concorrenza sleale dei Tir dell’Est?
Nell’analisi dei benefici della Tav andrebbero aggiunte alcune voci importanti che nessuno sembra aver preso in considerazione. Per esempio con la Tav le imprese italiane avrebbero le armi per combattere contro il dumping sociale che le aziende dell’Est europeo fanno ai loro danni, frenando la concorrenza distorta con benefici per lo Stato anche sul piano fiscale. Ne è certo il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè, che ha anche spiegato il “funzionamento ” di questi benefici. Continua a leggere
Tav, i costi superano i benefici. Giachino: “Sì, ma perché sono stati calcolati in modo sbagliato”
L’analisi sulla Tav per stabilire i possibili costi e i benefici svolta dai professori nominati dal ministro per le Infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli è palesemente sbagliata su entrambi i fronti: sia dal lato costi sia dai benefici. Parola di Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti e oggi promotore della petizione sì Tav (che su change.org ha ottenuto oltre 110mila adesioni) che commentando le prime notizie diffuse dopo la consegna del rapporto sulla Torino-Lione avvenuta ieri in Francia al ministro francese Christian Masset, e secondo la quale i costi “sorpasserebbero” i benefici per un valore di 7 miliardi di euro, si è domandato “come si possa fare a considerare i benefici solo per 25 anni per un’opera che ne durerà almeno 200”. Continua a leggere
Imprese di trasporto, nel 2019 non ci sarà nessun contributo da versare per il Sistri
“Le imprese di trasporto non dovranno pagare alcun contributo nel 2019 per il Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, ma solo nell’anno successivo, quando partirà il nuovo sistema alla cui implementazione Conftrasporto e Confcommercio stanno già collaborando con il ministero dell’Ambiente e l’Albo Gestori Ambientali”. Continua a leggere
Fabrizio Palenzona: “L’Italia continui a investire nelle infrastrutture e nell’intermodalità”
“Per proseguire il percorso virtuoso intrapreso solo pochi anni fa è necessario continuare a investire nelle infrastrutture e nell’intermodalità, con sempre maggiore attenzione rivolta alla sicurezza, alla qualità dei servizi e alla sostenibilità ambientale”. Ad affermarlo è il presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, commentando i dati di traffico diffusi dall’associazione aderente a Confindustria. Fabrizio Palenzona ha anche voluto sottolineare come “le infrastrutture aeroportuali necessitino di programmazione a lungo termine per cui le decisioni prese oggi sono determinanti per massimizzare la capacità Continua a leggere
Sistri: ora che lo scandalo è stato cancellato, come sarà controllato il trasporto rifiuti?
Addio Sistri torna il cartaceo: ma quale futuro? È questo il titolo scelto da i responsabili di Riccicla tv per il primo talk del 2019 dedicato dall’emittente web a uno dei più incredibili “scandali” della malaburocrazia italiana: il sistema di tracciabilità dei rifiuti costato montagne di denaro in progettazione e realizzazione senza mai entrare in funzione ma fatto ugualmente pagare alle imprese di autotrasporto come se invece lo fosse. (cliccate qui per vedere il video) Continua a leggere
Tir elettrici, che senso ha parlarne se in Europa mancano 26mila punti di ricarica?
Solo con un rapido e massiccio utilizzo di camion a emissioni zero e a basse emissioni sarà possibile raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 fissato dall’Unione europea, ma per farlo sarà indispensabile superare un ostacolo altissimo rappresentato dalla mancanza di punti di ricarica e rifornimento per veicoli elettrici e di altro tipo nel vecchio continente. Ad accendere i riflettori sulla necessità di dotarsi di una rete di punti di ricarica indispensabili perché la guerra all’inquinamento non resti solo nelle intenzioni e nei proclami, sono stati i rappresentanti di Acea, l ‘associazione europea dei costruttori di automobili che hanno pubblicato un rapporto sulla situazione delle infrastrutture di ricarica e rifornimento per veicoli elettrici e di altro tipo nella Ue. Continua a leggere