L’aria inquinata fa male al cuore,
ma rovina anche statue e fontane

Fioccano in questi giorni le notizie relative allo smog. Si parte da uno studio condotto dalla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio – Cnr Regione Toscana e dall’Istituto di Fisiologia del Cnr di Pisa, presentata a Stoccolma all’ultimo congresso dell’European Society of Cardiology, che spiega come lo smog sia un killer per il cuore: chi ha avuto un infarto ed è stato anche esposto allo smog è più a rischio di morte rispetto a chi ha respirato aria un po’ più pulita. «Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – racconta al Corriere della Sera la coordinatrice dello studio, Cristina Vassalle della Fondazione Monasterio – stimano in circa 3 milioni di morti l’anno l’effetto dell’inquinamento ambientale sulla salute umana. In particolare, sempre più studi epidemiologici e sperimentali indicano una relazione fra inquinamento atmosferico e malattia cardiovascolare». E le polveri intanto continuano a crescere anche al di fuori dalle metropoli. Il 24 ottobre l’Arpa di Parma ha registrato per esempio 105 microgrammi di Pm 10 per metro cubo di aria quando il limite, la soglia massima di concentrazione, sarebbe di 50 microgrammi. E il problema non è legato solo a Parma, ma a tutta la Pianura Padana. Piacenza (90 µg/m3), Reggio (98 µg/m3), Modena (93 µg/m3), Bologna (97 µg/m3) non sono infatti messe meglio. E proprio a Modena scatterà il 3 novembre la prima manovra antismog, quella che riguarda i veicoli considerati più inquinanti. Fino al 31 marzo, i ciclomotori e motocicli Euro 0, i veicoli diesel e benzina Euro 0, i veicoli diesel Euro 1 e i diesel Euro 2 che trasportano più di 9 persone o merci non dotati di sistemi di abbattimento del particolato, non potranno circolare nell’area urbana dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 18.30. Dal 7 gennaio, invece, scatterà il blocco totale del traffico il giovedì.
Ma non è finita qui, perché lo smog fa male all’uomo, ma anche alle statue e alle fontane, annerite tanto da nascondere i tratti disegnati e scolpiti dai grandi architetti e artisti del passato. A Roma il Campidoglio ha messo in atto il progetto degli “Angeli dei monumenti”, una task-force di volontari del servizio civile incaricati di segnalare i Beni a rischio degrado.