Roba da ricchi, si suol dire, quando si vede passare un macchinone, uno yacht o un jet privato. E di solito la “roba da ricchi” non è proprio la più ecologica. Se una sola persona deve utilizzare un aereo privato per muoversi invece di un volo di linea, ben capite che l’inquinamento ne può risentire. Capricci o esigenze, il confine tra le due cose è spesso labile. Per fortuna c’è chi, come David de Rothschild erede della nota dinastia di banchieri britannici, ha deciso di imbarcarsi in imprese certamente singolari, ma animate dai migliori propositi ecologisti.
Il giovane erede è infatti l’ideatore e il protagonista di un viaggio “green” a bordo di un catamarano ecologico, il Plastiki, che deve il suo nome al rivestimento in bottiglie di plastica riciclate.
Rotshild e il suo equipaggio sono partiti lo scorso 20 marzo dal porto di San Francisco, e approderanno a Sidney tra circa tre mesi, dopo un viaggio di 11mila miglia nautiche (quasi 20 mila chilometri). Lungo il tragitto andranno a visitare le isole composte da rifiuti di plastica che galleggiano nel Pacifico, come la Eastern Garbage Patch, una discarica galleggiante grande come la Gran Bretagna. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione su questo scempio alla natura, sensibilizzare il pubblico americano e invitarlo al riciclo.
Il tutto a bordo di un catamarano di 12 tonnellate, costruito interamente con materiale riciclato, e con uno scafo rivestito da oltre 12mila bottiglie di plastica riempite di anidride carbonica. Il Plastiki ha più di un occhio di riguardo per l’ecologia: pannelli solari e una cyclette provvista di generatore lo rendono energeticamente autosufficiente, le vele sono anch’esse in plastica riciclata, e un orto verticale fornisce ben 98 varietà diverse di frutti e ortaggi.
A bordo solo il minimo indispensabile, ma anche un pc per aggiornare il blog dell’impresa www.theplastiki.com.