Acea, nel 2009 è crollata
la produzione di auto e camion

I costruttori di auto e camion si ricorderanno a lungo del 2009. L’anno della crisi, quello in cui la produzione ha toccato il punto più basso dal 1996. I dati, contenuti nell’ultimo Economic Report dell’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori di auto europei, sono impietosi. Nel 2009 in Europa sono state prodotte 13,4 milioni di auto, il 13 per cento in meno rispetto al 2008. Ancora peggio la situazione dei camion, che hanno segnato un ribasso addirittura del 64 per cento. In generale, il calo della produzione di veicoli (auto, camion e bus) è stato del 17,3 per cento, con 15,2 milioni di unità.
L’Acea rileva anche che se comparato ai livelli pre-crisi del 2007, il calo di produzione per le auto si è attestato al 18 per cento, mentre quello per i veicoli al 23 per cento. Contenuta all’1,3 per cento, invece, la flessione delle vendite di auto, sostenute nel 2009 dagli eco-incentivi adottati in 13 Paesi Ue.
Non è particolarmente positiva nemmeno la previsione per il 2010. L’Acea sottolinea che sarà un anno “ancora impegnativo per l’industria dell’auto, visto che l’intera economia non si è ancora ripresa. Si prevede che le vendite di automobili saranno ancora in ribasso, soprattutto in quei Paesi dove gli incentivi alla rottamazione sono terminati”. Più incoraggianti i segnali relativi a veicoli commerciali, dopo il crollo del 32 per cento segnato nel 2009, anche se, “nella migliore delle ipotesi”, il mercato sarà stabile. I produttori quindi, conclude l’Acea, nel 2010 “continueranno ad adottare numerose misure per tagliare i costi”, cercando però di “mantenere i lavoratori specializzati e gli investimenti in ricerca e sviluppo, per emergere dalla crisi in modo sostenibile e competitivo”.