L’Acea rileva anche che se comparato ai livelli pre-crisi del 2007, il calo di produzione per le auto si è attestato al 18 per cento, mentre quello per i veicoli al 23 per cento. Contenuta all’1,3 per cento, invece, la flessione delle vendite di auto, sostenute nel 2009 dagli eco-incentivi adottati in 13 Paesi Ue.
Non è particolarmente positiva nemmeno la previsione per il 2010. L’Acea sottolinea che sarà un anno “ancora impegnativo per l’industria dell’auto, visto che l’intera economia non si è ancora ripresa. Si prevede che le vendite di automobili saranno ancora in ribasso, soprattutto in quei Paesi dove gli incentivi alla rottamazione sono terminati”. Più incoraggianti i segnali relativi a veicoli commerciali, dopo il crollo del 32 per cento segnato nel 2009, anche se, “nella migliore delle ipotesi”, il mercato sarà stabile. I produttori quindi, conclude l’Acea, nel 2010 “continueranno ad adottare numerose misure per tagliare i costi”, cercando però di “mantenere i lavoratori specializzati e gli investimenti in ricerca e sviluppo, per emergere dalla crisi in modo sostenibile e competitivo”.