Due persone in carcere, altre due agli arresti domiciliari e un quinto presunto complice al quale è stato imposto l’obbligo di dimora oltre a 40 milioni di euro sequestrati: è questo il bilancio di un’indagine condotta dagli uomini della Guardia di Finanza sulla frode all’Iva nel commercio online di pneumatici che ha permesso di ricostruire una rete di società sorte in Spagna, Romania, Estonia, Ungheria e Bulgaria con lo scopo di vendere pneumatici online in Italia sotto la guida di una cooperativa pugliese . Come avveniva la frode fiscale (reato contestato agli indagati insieme con quello di associazione per delinquere)? Secondo gli uomini delle fiamme gialle le società spagnole, con sede nelle Isole Canarie, avrebbero gestito diversi siti web utilizzati dagli acquirenti italiani i cui ordini ordini venivano “girati” a società di altri Paesi comunitari che acquistavano gli pneumatici da fornitori legali con la merce che veniva spedita senza passare società intermediarie, e la fattura emessa dalle società delle Canarie senza applicare l’Iva. Un meccanismo che secondo l’accusa sarebbe stato utilizzato fin dal 2017 permettendo alla presunta organizzazione di vendere gli pneumatici a un prezzo notevolmente inferiore a quello della concorrenza con un fatturato calcolato in circa 180 milioni di euro e un’evasione dell’Iva quantificata in poco meno di 40 milioni di euro.