Montaggio, riparazioni e controllo dei tachigrafi digitali sui camion: dal 6 maggio cambia tutto

Cambiano le regole per quanto riguarda il montaggio, le riparazioni e i controlli periodici dei cronotachigrafi montati sui camion. Un cambiamento pronto a “partire” il 6 maggio quando entreranno in vigore le novità previste dal decreto emanato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy che autorizza a effettuare queste attività anche” le imprese di riparazione di veicoli nel settore meccanico, elettrico e meccatronico, purché non operino su tachigrafi installati su mezzi di cui siano titolari, o, sempre per evitare conflitti di interesse, su dispositivi appartenenti a società a cui i centri sono in qualsiasi modo riconducibili”. Officine i cui responsabili (titolari di imprese individuali, soci amministratori delle società di persone, legali rappresentanti delle società di capitali oppure gli amministratori delegati) saranno chiamati a rilasciare apposita dichiarazione proprio per escludere il conflitto di interessi. Più nei dettagli nel caso la società di capitali abbia quattro soci o meno la dichiarazione potrà essere rilasciata dal socio unico oppure da quello di maggioranza, mentre quando il socio unico o quello di maggioranza sono una persona giuridica a rilasciare la dichiarazione dovrà essere il legale rappresentante della società o l’amministratore e, ancora, se si tratta di un gruppo di imprese la dichiarazione dovrà essere presentata dai legali rappresentanti o dagli amministratori dell’impresa controllante. Un’analoga dichiarazione sulla presenza o meno del conflitto di interesse dovrà essere infine rilasciata anche dal responsabile e dai i tecnici del centro di controllo. Il decreto prevede poi che le verifiche periodiche dovranno essere effettuate “almeno ogni due anni a decorrere dall’ultimo controllo e, comunque, dopo ogni riparazione, dopo ogni modifica del coefficiente caratteristico del veicolo o della circonferenza effettiva degli pneumatici, dopo un periodo di ora Utc (sigla che sta per tempo coordinato universale, ovvero il fuso orario di partenza da cui sono poi calcolati tutti gli altri fusi del mondo) errata di oltre 20 minuti e dopo la modifica del Vrn (numero di immatricolazione del veicolo). Per quanto riguarda invece le operazioni di trasferimento dei dati custoditi nelle “scatole nere” dei camion prima della sostituzione o del ritiro del cronotachigrafo i responsabili del centro tecnico dovranno consegnare i dati trasferiti all’impresa di autotrasporto che ha effettuato le ultime registrazioni dietro presentazione di una richiesta scritta da parte dell’impresa che potrà essere consegnata a mano al responsabile tecnico del centro, oppure inviata tramite posta elettronica certificata o con raccomandata con ricevuta di ritorno. Le autorizzazioni a operare sui tachigrafi analogici rilasciate prima del 6 maggio decadranno automaticamente alla scadenza del primo rinnovo biennale. Negli altri casi le autorizzazioni decadranno entro novembre 2024.