Un video che mostra un orso che attacca alcuni motociclisti durante un’escursione nei boschi (clicca qui per vederlo) e una serie di consigli su come affrontare un’eventuale simile situazione. A offrirli è motociclismo.it in collaborazione con Sportoutdoor24, testata che ha postato un’intervista a un veterinario del trentino Alto Adige (teatro della aggressione mortale di un orso a un runner) pronto a fornire preziosissime informazioni e consigli. Per quanto riguarda le prime la premessa del medico degli animali è che “anche se altamente improbabile e piuttosto raro, non è impossibile incontrare durante un’escursione in montagna. un orso, animale che è per natura un animale cauto e diffidente, specialmente con l’uomo, suo principale nemico, e che quando ci incontra si comporta solitamente in modo schivo e timoroso e, come la gran parte degli animali selvatici, preferisce evitarci, attaccando solo se è in qualche modo provocato”. Per quanto riguarda invece i consigli sul comportamento da adottare in caso di uno straordinario quanto pauroso incontro per “ridurre al minimo i già di per sé improbabili rischi di aggressione”, il dottor Alessandro de Guelmi, medico veterinario di Arco di Trento e Val di Ledro, invita invece a mantenere le distanze (allontanandosi lentamente e con calma se l’animale non ci ha notati e cominciando invece a parlare con voce bassa e calma qualora l’orso ci abbia visti, senza badare q quanto diciamo ma piuttosto ad allontanarci, sempre lentamente, senza correre e lasciando all’animale una via di fuga, tenendo sempre d’occhio l’orso ma evitando di fissarlo direttamente negli occhi, e non spaventandoci se si alza in piedi e annusa , segnale non di aggressività ma solo per vedere meglio ciò che lo circonda”. Consigli da seguire alla lettera se l’orso non attacca: ma se invece accade il contrario? “Normalmente gli attacchi degli orsi sono solamente dimostrativi e si risolvono in una manifestazione della loro forza. Se l’orso ci attacca possiamo metterlo ‘a suo agio’, e magari salvarci la vita, facendo finta di essere morto sdraiandoci completamente a terra”, ha spiegato il veterinario alla redazione di Sportoutdoor24, invitando a farlo però solo se l’orso è molto vicino o si sta avvicinando. Per fingere d’essere morti sdraiamoci a terra in posizione prona, proteggendo così le nostre parti vitali col suolo, e con le mani intrecciate assieme a proteggere il collo. Teniamo le gambe unite e non dimeniamoci.”, conclude entrando nei dettagli il veterinario, “e una volta che l’orso si è allontanato, aspettiamo ancora qualche minuto prima di muoverci per controllare che sia effettivamente andato via: potrebbe tornare indietro se ci vede muoverci”. Facile a dirsi, un po’m meno a farsi a meno di non possedere una buonissima dose di sangue freddo. Come quella dimostrata da uno dei motociclisti aggrediti nel video che con l’orso a pochi passi non ha esitato a dare una potente “sgasata” alla manopola dell’acceleratore spaventando con l’improvviso e violento rumore l’animale.