Sempre meno tir coinvolti in incidenti. Baumgartner: “i pregiudizi smentiti dai dati”

Nell’immaginario collettivo rappresentano spesso uno dei più grandi (considerate anche le dimensioni) pericoli sulle strade. Nella realtà i tir sono fra i mezzi meno coinvolti in incidenti.Una realtà emersa puntualmente anche dall’ultimo rapporto sui  i dati inerenti l’incidentalità sulla rete autostradale italiana relativi al 2022 realizzato dai responsabili della  Commissione per la sicurezza stradale nel settore dell’autotrasporto istituita presso il Ministero dell’Interno. Un rapporto c he  ha messo in luce un nuovo e netto decremento della percentuale di incidenti causati da mezzi pesanti, con la percentuale di incidenti che vedono coinvolti veicoli  adibiti al trasporto merci  calata del 12 per cento rispetto al 2019, nonostante un aumento percentuale della percorrenza pari al 2,9 per cento nello stesso periodo di tempo e con  una significativa diminuzione della percentuale di incidenti con responsabilità di mezzi pesanti, calata dall’8,7 del 2019 all’attuale 8,1 per cento. E tutto questo mentre i dati relativi al comparto dei veicoli leggeri viaggiavano in direzione opposta, facendo registrare un aumento dell’incidentalità pari al 3,5 per cento negli ultimi tre anni, a fronte di un aumento del 4 pe cento della percorrenza media in autostrada. “Dati che i smentiscono il pregiudizio dell’opinione pubblica sulla pericolosità dei mezzi pesanti nelle nostre strade”, come ha commentato  il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, “  se si considera che l’incidenza delle percorrenze sulle autostrade arriva anche al 50 per cento, è una chiara dimostrazione che i veicoli pesanti sono più sicuri delle vetture e contribuiscono in maniera determinante al costante decremento della percentuale di incidenti sulla rete autostradale, che rispetto al 2010 si è quasi dimezzata”.