“Da anni ormai denunciamo pubblicamente come troppe volte dietro al nobile concetto di cooperativa si nascondano vere e proprie attività illegali alle quali corrispondono trattamenti dei lavoratori letteralmente indecorosi, creando meri serbatoi di manodopera il cui scopo ultimo, è solo quello di tagliare i costi il tutto condito dall’ipocrisia di chi oggi si scandalizza ma sino a ieri si ostinava a non vedere quanto, nel mondo degli appalti, accade quotidianamente: dalla mancata applicazione dei contratti nazionali a veri e propri episodi di chiara matrice illegale”. A denunciarlo sono i responsabili dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil Lombardia in relazione al sequestro d’urgenza di circa 20 milioni di euro operato nei confronti di Dhl Supply Chain Italy S.p.a., società facente parte del gruppo Dhl (da anni tra i leader mondiali della logistica) nell’ambito di un inchiesta che Cgil, Cisl e Uil si augurano possa fare al più presto piena luce “sulle precise responsabilità anche di Dhl Supply Chain s.p.a. in qualità di committenza”. E questo anche “in virtù delle molte sollecitazioni al rispetto delle regole e della legalità, fatte negli anni, dalle organizzazioni sindacali confederali” .