La polizza assicurativa? Per molti può attendere. Ma pagarla in ritardo potrebbe essere un rischio

La polizza assicurativa dell’auto per gli italiani è come il paradiso del celebre film  di Warren Beatty: può attendere. Così almeno la pensano moltissimi assicurati, come evidenzia uno studio realizzato da Facile.it che ha analizzato un campione di quasi 340mila contratti di rinnovo proprio per scoprire quanto sono puntuali gli italiani nel rinnovare l’assicurazione dell’auto. Una puntualità che lascia molto a desiderare considerato che in media gli automobilisti rinnovano la polizza RC auto tre giorni prima della scadenza di quella vecchia, uno su quattro lo fa solo dopo che questa è già scaduta, Continua a leggere

I camionisti ora pagano anche per l’incapacità dello Stato di gestire gli immigrati clandestini

“Mettere un vigilante per controllo noooo…  Cosa dobbiamo ancora subire?”. “Cavoli che soluzione, complimenti… Fanno più danni questi  signori che dovrebbero saper prendere delle soluzioni intelligenti che i migranti….”. “Bravi, invece di controllare chiudete il parcheggio agli autisti: belin, ma chi è il genio che l’ha studiata?”. “Ma la polizia a cosa serve?”. La polizia stradale non può sorvegliare?… Ah, no…. Loro sono impegnati a fare i verbali”.. Sono solo alcuni esempi dei commenti postati dai lettori per commentare la notizia pubblicata da Prima la Riviera, organo d’informazione ligure,  per denunciare la presenza, ormai da tempo, di  barriere jersey  nell’area di servizio di Bordighera Nord, in direzione del confine di Stato “per impedire ai mezzi pesanti di parcheggiare e ai migranti di introdurvisi clandestinamente nella speranza di raggiungere la Francia, come più volte accaduto in passato”. Continua a leggere

Camion elettrici per la raccolta rifiuti: “Per pulire le vie ma anche l’aria. Da smog e rumori”

Il servizio di  raccolta de rifiuti in un futuro molto prossimo non “ripulirà” solo le vie dall’immondizia ma anche l’aria dalle polveri e perfino dai rumori che, spesso, svegliano gli inquilini delle abitazioni vicine. Accadrà a  Copenaghen, città che si è posta un obiettivo ambientale decisamente ambizioso: arrivare ad avere  emissioni zero addirittura  entro il 2025. Un obiettivo da raggiungere anche attraverso l’introduzione di nuovi veicoli elettrici per la raccolta rifiuti  con i primi mezzi destinati a  entrare  in servizio già a partire dal prossimo anno e una flotta di  almeno 100 mezzi  operativi entro il 2025. Continua a leggere

Mercato dell’auto a picco. E sulle nostre strade circolano auto sempre più vecchie e pericolose

Mai così in basso da 20 anni a questa parte. A ”toccare il fondo” è stato il mercato dell’auto che nel 2020 ha letteralmente visto crollare immatricolazioni, spesa e gettito fiscale. Un crollo, causato dall’emergenza Covid-19, che nei mesi di marzo e aprile dell’anno scorso ha addirittura registrato un meno 80 per cento nelle vendite, e che a fine anno ha visto un saldo negativo nelle nuove iscrizioni di veicoli di 500mila autovetture. A fotografare il “disastro auto” sono i dati dell’ultimo Annuario statistico redatto dall’Aci, che evidenzia anche come nel 2020, per usare l’auto gli italiani hanno speso poco più di 124 miliardi di euro, ovvero 30,7 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, tagliando, drasticamente le spese per il carburante (meno 25,6 per cento) e per la manutenzione e riparazione (meno 17,3per cento). Un bilancio pesantemente in rosso Continua a leggere

Il linguaggio delle spedizioni e della logistica spiegato dal dizionario del trasportese

Il “trasportese”, ovvero la lingua parlata da chi si occupa di spedizioni e logistica. Una lingua che da oggi ha un suo mini vocabolario con tutti i termini da conoscere: dalla b di bancale alla s di sagoma, con tanto di disegni che aiutano meglio a comprendere, soprattutto le possibili diverse realizzazioni, come per esempio i diversi “allestimenti” con cui può essere preparato un pallet o le sei “versioni” di una sagoma. A censire i termini, sia italiani, sia, sempre più spesso, inglesi (come display, pallet, shipper) che vengono utilizzati nel mondo della logistica per individuare e identificare le diverse unità di carico usate per il trasporto delle merci sono stati i responsabili di GS1 Italy (“quelli del codice a barre, il linguaggio globale per la trasformazione digitale”, come viene  “presentata” sul proprio sito l‘organizzazione non profit che sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese, con 35 mila aziende italiane riunite da GS1 Italy)

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Conftrasporto: “Di sicurezza dobbiamo occuparci prima che accadano le tragedie, non dopo”

Si scrive sicurezza, si legge prevenzione. Perché è solo prevenendo, facendo un’adeguata manutenzione e severi controlli, che si possono evitare tragedie come quella del ponte Morandi a Genova o, ultima in ordine di tempo, quella delle funivia di Stresa. Perché senza prevenzione e controlli l’Italia continuerà a piangere vittime innocenti che avrebbe potuto salvare, salvo poi invocare la “sicurezza”all’indomani di ogni nuova strage. Ad affermarlo, sottolineando che “Sicurezza non è un principio invocabile a posteriori”, è Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, che ha fatto proprie le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “‘La vita dipenda dalle norme di sicurezza”. Continua a leggere

Funivia precipitata, sei mesi fa era stata fatta una simulazione di rottura della fune traente

I tecnici la chiamano la “prova dei finti tagli”, un test che simula la rottura della fune traente e la conseguente attivazione del freno d’emergenza. Una prova che sulla funivia precipitata nel vuoto a Stresa, uccidendo 14persone salite a bordo per raggiungere la vetta del monte Mottarone, era stata effettuata il 1° dicembre scorso, su entrambe le vetture. A confermare il test, di particolare importanza considerato che proprio al mancato funzionamento del freno d’emergenza si deve il tragico incidente, emerge dai documenti in possesso della società Leitner che in relazione alla tragedia avvenuta domenica sull’impianto Stresa-Mottarone ha deciso di rendere noto l’elenco dei controlli e delle manutenzioni portate a termine negli ultimi mesi Continua a leggere

Dormo bene, guido meglio: camionisti e autisti di pullman possono dire stop al colpo di sonno

Il colpo di sonno al volante è la causa, diretta o indiretta, del 22 per cento degli incidenti stradali, il 12 per cento dei quali mortali, con un costo sociale che si aggira attorno ai 900 milioni di euro all’anno. Lo hanno calcolato i responsabili del ministero dei Trasporti confermando, numeri alla mano, l’estrema pericolosità di chiudere, anche solo pochi istanti, le palpebre, vinti dalla stanchezza. Un pericolo altissimo, quello d’essere vittime di un colpo di sonno che spesso è causato da una vera e propria malattia: l’Osas, sindrome delle apnee ostruttive del sonno, una patologia cronica molto diffusa caratterizzata da ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno determinate da un’ostruzione delle alte vie respiratorie che può essere causa di disturbi severi e malattie importanti come l’ictus, il diabete, l’infarto e, da recenti studi, anche la demenza senile. Una”malattia” tanto subdola quanto pericolosa, Continua a leggere

“Tragedie come quella del Ponte Morandi e della funivia di Stresa non avvengono per caso”

“Penso che la tragedia di Stresa, come la nostra, non sia un caso”. Ad affermarlo è stata Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo Vittime ponte Morandi, commentando il tragico incidente alla funivia tra Stresa e il monte Mottarone, costata la vita a 14 persone.al termine di un incontro a Genova con i parlamentari liguri per illustrare la proposta di legge elaborata dal comitato a favore delle famiglie delle vittime di disastri dovuti all’incuria. Continua a leggere

Chi viaggia muore. Sempre più spesso per colpa di manutenzioni e controlli che non ci sono

Dalle  ferrovie ai  ponti, alle gallerie, alle funivie:  se è vero che più indizi fanno una prova, le tragedie avvenute negli ultimi anni, dai disastri ferroviari (ultimi in ordine di tempo quelli del 2016 sulla linea Bari-Barletta con 23 vittime e una cinquantina i feriti e quello di Pioltello, alle porte di Milano, del 2018 costato la vita a tre passeggeri e il ferimento di oltre cento) a quelli su strade e autostrade (con  i crolli dei   cavalcavia di Annone Brianza, nel lecchese nel 2016, con una vittima  e quello  Ponte di Genova  nell’agosto 2018 che ha causato una vera strage, con 43 vittime)  fino alla funivia di Stresa precipitata nel vuoto domenica uccidendo 14 persone, rappresentano la prova più inconfutabile (e drammatica) che qualcosa nella manutenzione delle infrastrutture non va, che per colpa dichi, al governo del Paese, non sa evidentemente garantire  la manutenzione, e dunque la sicurezza,  c’è chi continua a morire. Una prova schiacciante dell’incapacità della politica di fare prevenzione Continua a leggere

Camionisti trattati come bestie: una “carta” vuole difenderli. Ma senza controlli è carta straccia

Camionisti trattati come animali pericolosi  dai committenti che in moltissimi casi, durante l’emergenza Covid -19  hanno vietato loro l’accesso ai distributori di caffè e snack, e perfino l’accesso al bagno per fare i propri bisogni, per lavarsi le mani…. Sono state migliaia le denunce fatte dai conducenti nei mesi scorsi, destinate spesso a cadere nel vuoto, a provocare qualche commento “di circostanza” da parte delle istituzioni, ma nulla di più.  Esempi di   autentica inciviltà, nei confronti per di più di una categoria che con il propri lavoro (e in alcuni casi con il proprio sacrificio) ha impedito al Paese di subire conseguenze  sanitarie oltre che economiche ben più devastanti, che ora tre organizzazioni internazionali che rappresentano i lavoratori dei trasporti, Continua a leggere

Beffa Ponte sullo stretto: l’Italia boccia il progetto proprio mentre l’Europa lo finanzia

Una beffa di dimensioni colossali. Come definire altrimenti la notizia (arrivata quasi in contemporanea a quella che tutto il lavoro di progettazione e per il percorso autorizzativo per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, durato 20 anni, va cestinato perché il Ponte va riprogettato a tre campate e in un’area diversa) che l’opera “è finanziabile con
i fondi Ue”? Una barzelletta? Un racconto di fantascienza? Purtroppo no, purtroppo è tutto vero. Mentre l’Italia scopriva che dopo 20 anni tutto praticamente era da rifare (leggete qui perché) da olrefrontiera arrivava infatti la conferma, “nero su bianco, della Commissione europea, a firma del commissario Ue ai trasporti Adina Valean, che il Ponte sullo Stretto di Messina è finanziabile con i fondi Ue”, come ha annunciato Annalisa Tardino, Continua a leggere

L’auto usata? Si può scegliere e acquistare on line e un corriere la consegna a domicilio

Nell’era dell’e-commerce c’era da aspettarsi anche questo: che un “corriere” suonasse al campanello di casa per consegnare non un semplice pacchetto ma addirittura l’auto usata acquistata on line. Una rivoluzione “firmata” Autohero che con i suoi furgoni vetrati consegna la domicilio, da nord a sud, le auto scelte comodamente da casa, al computer, fra un’ampia selezione di modelli presentate nello showroom online con foto dettagliate ma anche video che consentono non solo di vedere l’auto esternamente ma di “entrarci” virtualmente per controllare ogni dettaglio cercando anche le più piccole imperfezioni, segnalate con un tag apposito che permette di approfondirne l’entità. Una “seduta virtuale di prova” Continua a leggere

Il Ponte sullo Stretto crolla all’ultimo esame. Buttati via 20 anni di lavoro e un mare di soldi?

Il Ponte sullo Stretto di Messina si può fare, ma a tre campate e non a campata unica. In altre parole, tutto si blocca, buttando letteralmente a mare 20 anni di progetti, richieste di autorizzazioni, pareri. L’ultimo capitolo della telenovela sulla nuova infrastruttura destinata a collegare la Sicilia con il resto d’Italia e l’Europa, ha tutto il sapore dell’ennesimo spreco, dell’ennesima figuraccia con il mondo intero. Di una “pagliacciata” in perfetto stile politico italiano, di cui vergognarsi. Continua a leggere

Certificato digitale di vaccinazione per i camionisti: Oms e Governi cosa aspettano?

Serve urgentemente un certificato digitale di vaccinazione riconosciuto a livello mondiale per i conducenti di camion e pullman commerciali. A chiederlo, rivolgendosi direttamente ai responsabili all’Organizzazione mondiale della sanità e ai governi nazionali, sono i responsabili dell’Iru, lUnione internazionale dei trasporti stradali che in un appello ribadiscono la necessità che i governi diano la priorità ai conducenti nei programmi di vaccinazione nazionali. “”L’azione non coordinata dei programmi relativi a test e vaccinazione Covid-19 stanno mettendo in pericolo i conducenti, le reti di mobilità e le catene di approvvigionamento”, si legge nel documento spedito dai responsabili dell’Iru che denunciano come “ i conducenti professionisti siano ancora intrappolati in lunghe code nei centri di prova stradali improvvisati, esposti a un rischio maggiore di contrarre il virus, Continua a leggere