Scania potrà emettere le “obbligazioni verdi”, per viaggiare in un futuro senza combustibili fossili

“Siamo molto fieri di unirci al gruppo di imprese lungimiranti che si sono qualificate per le emissioni di Green Bond”, Con queste parole Johan Haeggman, direttore finanziario di Scania, ha espresso la propria soddisfazione (e quella di tutti gli uomini e le donne della “squadra Scania”) dopo aver ricevuto  la conferma che la casa svedese leader nella costruzione di mezzi pesanti si è qualificata con successo per l’emissione di Green Bond per accelerare la decarbonizzazione del sistema di trasporto. Green Bond, ovvero “obbligazioni verdi”,  (strumenti finanziari identici a tutte le altre obbligazioni ma  la cui emissione è legata esclusivamente a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni ,  con l’obiettivo di finanziare vari tipi di progetti con caratteristiche di sostenibilità ambientale, come il trattamento dell’acqua e dei rifiuti, iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento,  infrastrutture per i trasporti, tra cui le ferrovie centrali eoliche e più in generale iniziative legate all’utilizzo sostenibile dell’acqua o all’edilizia eco-compatibile)che  Scania è felicissima di poter emettere  “per guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto privo di combustibili fossili e i Green Bond ci permetteranno di accelerare questa transizione”, come ha aggiunto Johan Haeggman, “nella consapevolezza del fatto che la decarbonizzazione del sistema di trasporto a livello mondiale richiederà, nei prossimi anni, di dare vita a delle partnership tra i diversi settori, incluso il mondo finanziario”. Il Green Bond Framework costituisce la base per l’identificazione, la selezione, la verifica e la documentazione di progetti ritenuti idonei per essere finanziati da entrate derivanti dai Green Bond. La rinomata Cicero Shades of Green norvegese ha assegnato valutazione “verde scuro” a questo framework. Il “verde scuro” viene assegnato a progetti e soluzioni che corrispondono a una visione a lungo termine di un futuro con basse emissioni di carbonio e resilienza ai cambiamenti climatici. Scania ha definito obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di carbonio, come certificato dalla Science Based Targets Initiative. Tra questi c’è l’obiettivo di dimezzare, dal 2015 al 2025, le emissioni di carbonio derivanti dalle proprie attività e la riduzione del 20per cento delle emissioni di CO2 generate dai propri veicoli industriali, autobus e motori in attività. Questo rappresenta oltre il 95per cento dell’impatto ambientale di Scania. L’azienda ha già raggiunto l’obiettivo fissato per il 2020 facendo sì che i suoi 10 principali impianti di produzione nel mondo venissero alimentati da energia elettrica non da combustibili fossili.  “L’intero ecosistema del trasporto ha il compito fondamentale e senza precedenti di compiere la transizione totale dipendenza dal petrolio alla completa decarbonizzazione, il tutto in una sola generazione”, ha invece voluto evidenziare Andreas Follér, Head of Sustainability di Scania. “È una sfida sicuramente complessa ma al tempo stesso una delle più entusiasmanti dei nostri tempi. Invitiamo quindi gli investitori a unirsi a noi in questo viaggio”. I proventi delle obbligazioni verdi di Scania saranno destinati esclusivamente a progetti che avranno un profondo impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2. Questi possono includere il miglioramento delle performance dei veicoli industriali ed autobus elettrici, la creazione di sistemi di trasporto pubblico con autobus elettrici e la realizzazione di infrastrutture di ricarica efficienti per veicoli e autobus elettrici. Secondo i principi dei Green Bond, i proventi verranno gestiti su conti separati e gli stanziamenti di fondi verranno riportati in maniera trasparente unitamente alle riduzioni di emissioni ottenute.

 

 

Recentemente la Commissione Europea ha enfatizzato le potenzialità e il funzionamento del mercato dei Green Bond, presentando un pacchetto di misure intitolato “Energia pulita per tutti gli europei”, secondo il quale dal 2021 sarà necessario un supplemento di 177 miliardi di euro all’anno per raggiungere gli obiettivi individuati per il 2030 su clima ed energia per i quali questi nuovi meccanismi di finanziamento e di investimento potrebbero giocare un ruolo essenziale.

 

Green Bond: da chi sono emessi?

Inizialmente le nuove obbligazioni provenivano principalmente da istituzioni finanziarie sovranazionali, come la Banca mondiale o la Banca Europea per gli Investimenti, poi sul mercato sono arrivati anche titoli emessi da singole aziende, municipalità e agenzie statali.

Negli ultimi anni si è vista una espansione più significativa anche grazie alla spinta impressa dalla Cop21 parigina e dagli accordi sul clima. Molti paesi, compresa la Cina, stanno cercando di equilibrare il peso dei combustibili fossili nel mix energetico con nuovi investimenti per ridurre le emissioni di gas serra. Nel corso del 2017 ci potrebbe essere un ulteriore incremento e le obbligazioni Green potrebbero crescere del 54% su base annua.

La crescita del mercato dei Green Bond, e la sua relativa sostenibilità, è dovuta principalmente a due fattori: da una parte l’ingresso nel mercato delle obbligazioni green da parte delle grandi imprese dei paesi emergenti (in particolare Cina ed India), dall’altra la crescente attenzione delle istituzioni sovranazionali al tema della sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda il primo punto, possiamo citare un dato: nel 2016, circa 30 miliardi di dollari USA sono stati emessi da istituzioni finanziarie, enti locali e grandi imprese cinesi. Quanto al secondo fattore è significativa l’attenzione delle organizzazioni internazionali al tema della sostenibilità ambientale: tutte le principali Banche di Sviluppo (Banca Mondiale, International Finance Corporation, European Bank for Reconstruction and Development, European Investment Bank, Asian Development Bank, African Development Bank) ogni anno rinnovano il loro impegno nella sostenibilità avviando nuovi piani di emissione di Green Bond. Da parte degli investitori, entrambi i trend portano ad una maggiore attenzione a tematiche connesse al cambiamento climatico e all’inclusione finanziaria, due temi centrali nell’agenda mondiale che trovano un forte riscontro nelle linee guida definite all’interno dei Sustainable Development Goals promossi dalle Nazioni Unite.