Auto, moto e camion con il serbatoio vuoto, ma in grado di circolare correttamente. Un sogno? No secondo quanto affermato nella quarta edizione del rapporto “Next 5 in 5” redatto dal colosso dell’informatica IBM, dedicato alle innovazioni che potrebbero radicalmente cambiare il modo di vivere, lavorare e divertirsi delle persone nelle città di tutto il mondo nei prossimi 5 o 10 anni. “Next 5 in 5” è redatto in base alle tendenze di mercato e sociali destinate a trasformare le città, nonché sulla base dei nuovi progetti tecnologici in fase di studio nei laboratori IBM in tutto il mondo.
“Nei prossimi cinque anni, infondendo intelligenza nelle città, assisteremo a profondi cambiamenti”, si legge sul portale Computerworld online (Cwi.it). Per esempio, la spia della riserva accesa non significherà la necessità di fare il pieno. Le auto e i bus cittadini non si affideranno più a combustibili fossili. I veicoli inizieranno infatti a funzionare con una nuova tecnologia a batteria, che non necessiterà di ricarica per giorni o mesi, a seconda della frequenza di utilizzo della vettura. Gli scienziati e i partner IBM stanno lavorando alla progettazione di nuove batterie che consentiranno ai veicoli elettrici di percorrere 500-800 chilometri con una singola carica, rispetto agli 80-160 chilometri attuali. Inoltre, le reti intelligenti nelle città consentiranno di ricaricare le auto in luoghi pubblici e di utilizzare energia rinnovabile, come quella eolica, per la ricarica, non affidandosi più a impianti alimentati a carbone o petrolio. Ciò abbasserà le emissioni ma ridurrà al minimo anche l’inquinamento acustico.
Ben vengano carburanti o propellenti alternativi e futuristici… basta che poi non vengano boicottati o insabbiati dai petrolieri.
C’è qualcuno che ancora crede alle favole?
Infatti abbiamo visto che fine ha fatto Enrico Mattei quando ha sfidato i colossi del petrolio…
Noi italiani siamo un popolo di pecore. Impariamo a sfidare davvero i poteri forti, smettiamola di usare l’auto, non facciamo rifornimento, diamo alle compagnie petrolifere un segnale forte. Ma dobbiamo essere noi, cittadini, ad agire, non i nostri politici ai quali, oltretutto, i quattrini guadagnati con le accise, ovvero le tasse sui carburanti, fanno maledettamente comodo.
Se ognuno, nel proprio piccolo, avesse l’intelligenza, la coerenza, il coraggio di provare a lasciare, ogni volta che fosse possibile, l’auto in garage, tutti insieme riusciremmo a fare grandi cose. Alla faccia di chi vuole imporci il consumo del petrolio e dei nostri governanti che sono complici di questo disegno.
Io lo sto facendo, sto provando a vivere, non appena posso, senza auto, e vi assicuro che è meraviglioso (così come è fantastico ritrovarsi 50 o 100 euro in più in tasca ogni mese…)
Sapete qual è il primo passo per imparare a vivere senz’auto? Organizzarsi per lavorare il più vicino a casa. Se state cercando un lavoro, come prima cosa calcolate la vicinanza a casa, se siete invece liberi professionisti aprite l’attività sotto (o direttamente dentro) casa…
Nel futuro le auto avranno il serbatoio vuoto perché non avremo più un euro da spendere per la benzina…
Mi sembra un modo superficiale di affrontare la situazione. A Dubai si fanno le torri alte 800 metri e non si investe un dollaro per cercare energie alternative al monumento. Saremo schiavi del petrolio e dei suoi derivati ancora per un secolo secondo me. Il Gpl è peggio del gasolio in quanto a utilizzo del greggio.
In silenzio sì, ma solo perché non avremo più parole…