Tenere a distanza il contagio sulle strade? Nessun mezzo può farlo meglio di moto e scooter

Moto e scooter hanno un ruolo decisivo nel risolvere i problemi di traffico e certamente rispettano il fondamentale distanziamento fisico richiesto alla popolazione contro il contagio da Coronavirus: per questo il Governo dovrebbe favorire nel modo piu’ ampio possibile l’utilizzo del mezzo a due ruote a motore, a basso livello di inquinamento, a ridotto ‘consumo’ di spazio in movimento e in parcheggio, così come dovrebbe anche incentivare, attraverso una defiscalizzazione, l’acquisto degli indispensabili supporti di sicurezza, ovvero casco e abbigliamento tecnico. È questo, in sintesi, il messaggio che il presidente della Federazione motociclistica italiana, Giovanni Copioli, e quello di Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), Paolo Magri, hanno inviato, in una lettera, al presidente del consiglio, Giuseppe Conte e ai ministri dei Trasporti e dello Sport, per porre all’attenzione della politica i problemi del settore italiano delle due ruote alla luce dell’emergenza Covid-19. Un messaggio, quello lanciato dal presidenti di Fmi e Ancma che ha rappresentato anche l’occasione per ribadire al governo il “valore” e il “peso” del mondo delle due ruote: “Fmi vanta 110mila tesserati (motociclisti praticanti), affiliati tramite 1.740 Moto Club diffusi sull’intero territorio nazionale; Ancma rappresenta aziende che operano in Italia attraverso 13.500 dipendenti diretti i cui prodotti sono venduti tramite 6.000 punti vendita diffusi sull’intero territorio nazionale, generando occupazione per un indotto di 90mila persone”, si legge nella lettera. “Nel 2019 sono stati immatricolati in Italia 250mila tra motoveicoli e scooter, mentre gli utenti delle due ruote a motore sono attualmente circa otto milioni”.E, come non bastasse questo, “la Federazione motociclistica italiana ha in corso importanti collaborazioni con le più importanti istituzioni nazionali, dalla Protezione civile all’Arma dei carabinieri a diversi ministeri, cui si aggiunge tra l’altro la firma di un recentissimo accordo con Federfarma per la distribuzione di medicinali alle persone in difficoltà. Ci rendiamo perfettamente conto delle difficoltà operative in cui è costretto a lavorare il Governo italiano in queste settimane, ma alla luce della prolungata chiusura obbligata delle aziende e degli esercizi commerciali che ha provocato un fortissimo calo dei rispettivi fatturati è assolutamente importante individuare soluzioni per aiutare il settore a risollevarsi il più velocemente possibile”.