Le domande più frequenti sul Coronavirus? Ecco quelle sui trasporti (con le risposte del Governo)

Faq, una sigla che sta per Frequently asked questions, ossia le domande che possono essere poste più frequentemente. Inutile dire che da giorni, ormai, a essere in testa alla classifica sono i quesiti riguardanti l’epidemia da Coronavirus. Un mare di domande che spesso riguardano gli spostamenti, i trasporti e i rischi che possono essere legati alla diffusione del contagio. Il sito di Conftrasporto ha deciso di mettere on line le risposte fornite dalla Presidenza del Consiglio sulle richieste di chiarezza relativamente alla notizia di una possibile chiusura della Regione Lombardia. 1/ Sono previste limitazioni per il transito delle merci? No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. 2 / I corrieri merci possono circolare? Sì, possono circolare”.3 / Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorative? No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci. 4/ Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea? No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di Ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa”. Domande e risposte che il vicepresidente di Conftrasporto e di Confcommercio ha commentato sottolineando una volta di più come “chiudere la Lombardia, se la misura riguardasse anche la logistica e il trasporto di quelle merci che consentono di soddisfare le esigenze minime vitali al Paese, non sarebbe sostenibile” e come “le farmacie, gli ospedali, le case di cura e i punti di vendita dei generi di prima necessità debbono essere riforniti. Nella situazione attuale è necessario non alimentare ulteriore confusione ma dare certezze, ha infine aggiunto Paolo Uggè. “Le dichiarazioni debbono quindi essere chiare e comprensibili, onde non aggiungere danni ad altri danni. Siano precisate, dunque le dichiarazioni riportate in queste ore, senza dimenticare il necessario coordinamento con chi ha le competenze in tema di trasporto, come chiaramente ribadito nella circolare del ministro dell’Interno nelle scorse giornate”.