“Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”.La frase, imperdonabile da qualsiasi punto di vista la si legga, pronunciata dal fotografo Oliviero Toscani, che ha perso una grade occasione per tenere la bocca chiusa di fronte alle polemiche scatenate dallo scatto che ritrae Luciano Benetton insieme ai fondatori delle Sardine al centro culturale fondato dai Benetton e Toscani, ha scatenato un’autentica bufera. Con un fiume di messaggi di condanna. Come quello “postato”dal sindaco di Genova, Marco Bucci, che sulla sua pagina Fb con #anointeressa promosso dal governatore Toti, ha replicato: “” chi interessa? A 43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita in pochi minuti. A una città che ha dovuto lavorare e sta lavorando sodo per arginare i mille problemi che quel crollo ha causato. Ai cittadini genovesi che ogni giorno vivono disagi. Alle attività industriali, al porto di Genova, alle aziende che lavorano in città. Un crollo come quello di ponte Morandi e la sua ricostruzione dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà”. “Toscani si vergogni: cinismo inaccettabile in nome del suo dio denaro”, ha tuonato invece in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi che ha annunciato mozioni della Lega per impedire patrocini in eventi con presenza di OlivieroToscani in Liguria. “Un personaggio pubblico che manifesta disinteresse per la tragedia del Ponte non può essere il benvenuto. Ci aspettiamo che le nostre mozioni abbiano il pieno appoggio di tutti i gruppi politici. Le parole di Oliviero Toscani sono vergognose, cariche di cinismo evidentemente espresso in nome del dio denaro, quello dei suoi mecenati Benetton, in difesa dei quali arriva addirittura a offendere la memoria di 43 vittime del crollo del Morandi e la sofferenza di un’intera comunità, quella di Genova e della Liguria tutta”, ha aggiunto Edoardo Rixi, “Olivero Toscani chieda scusa ai familiari delle vittime, di cui ha calpestato il dolore”.