Mille cantieri per rendere sicuri strade e ponti restano chiusi: chi e perché non li apre?

“Nessuno, purtroppo, può più dirsi al sicuro nel nostro Paese, per questo dobbiamo fare presto. È giunta l’ora di aprire i mille cantieri per la messa in sicurezza del territorio, il Parlamento approvi in fretta il piano”. A chiedere che la stagione dei no ai cantieri finisca e si metano in sicurezza strade e ponti, è il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che in un’intervista al quotidiano Il Messaggero è tornato a denunciare evidenziare “l’endemica fragilità dell’Italia”, con “il 79 per cento del territorio a rischio per il dissesto idrogeologico. Abbiamo lavorato a un disegno di legge, approvato dal Consiglio dei ministri e dalla Conferenza delle regioni all’unanimità e calendarizzato al Senato: con “Cantiere Ambiente” riduciamo ulteriormente i tempi per l’apertura dei cantieri, ci affianchiamo ai comuni con una task force di tecnici, anticipiamo la spesa per la progettazione”, ha affermato il ministro “Il Parlamento, però, deve sbrigarsi ad approvarlo, è importante. Con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, abbiamo realizzato un piano da 11 miliardi in totale, è il nostro Piano Marshall per curare le ferite di argini di fiumi, fianchi di montagne, strade, bacini idrici. Sto parlando di tutti quei luoghi fragili, pericolosi, che fanno vivere milioni di cittadini nella paura quotidiana. Non possiamo né dobbiamo più consentirlo”.