Paternoster, Squeri, De Poli, Fidanza: ecco cosa dicono i politici del taglio sul gasolio

Il primo è stato Paolo Paternoster, parlamentare leghista, poi è stata la volta dell’onorevole Luca Squeri, esponente di Forza Italia, dell’onorevole Antonio De Poli, dell’Udc, del senatore Carlo Fidanza, di Fratelli d’Italia: quattro esponenti politici che non hanno esitato a raccogliere l’invito lanciato da Conftrasporto Confcommercio a schierarsi pubblicamente sul “caso” del taglio dei rimborsi per le accise sul gasolio alle imprese di autotrasporto deciso dal Governo. Taglio che, per ora, sembra riscuotere solo pesanti critiche: all’attacco sferrato, da Paolo Paternoster, pronto a evidenziare che “se una azienda non cambia regolarmente i propri mezzi non lo fa certo per il banale desiderio di inquinare l’ambiente a semplicemente perché non ha a disposizione le risorse economiche per farlo,” ma ancora più pronto ad annunciare di essere disposto “a fare le barricate anche su questo scandaloso provvedimento”, ha infatti “risposto” Luca Squeri evidenziando che “ oltre alla necessità di concedere alle imprese il tempo di potersi “preparare” a una simile manovra è indispensabile calcolare che il rischio è di aumentare i rifornimenti di carburante all’estero, provocando evidenti danni all’erario”. Continua a leggere

Tagli sulle accise: Forza Italia si schiera contro un provvedimento “sbagliato non una ma due volte”

“Un cambiamento fiscale necessita di tempi adeguati, le imprese devono essere messe in condizione di fronteggiare il nuovo quadro che si creerà. E poi questo intervento non farà che aumentare i rifornimenti di carburante all’estero, provocando evidenti danni all’erario, e penalizzare le nostre imprese, che saranno costrette a sostenere un costo del gasolio più alto della media europea. Invece di incentivare la sostituzione del parco circolante dei mezzi pesanti, che favorirebbe il settore dell’automotive e incrementerebbe l’Iva, il governo decide ancora una volta di colpire le aziende”. Continua a leggere

Caso Brennero: la soluzione non sono i divieti al transito ma flotte di tir rinnovate e tecnologiche

La cura per guarire il valico del Brennero dall’inquinamento non passa “attraverso i divieti al transito per il Tir ma attraverso la forza innovatrice delle imprese e lo sviluppo tecnologico, con un impegno comune per garantire il libero scambio di merci e allo stesso tempo ridurre l’impatto ambientale”. Ad affermarlo, con una presa di posizione netta contro il contingentamento dei mezzi pesanti ammessi ad attraversare il valico del Brennero imposto dall’Austria senza che l’Unione europea abbia mai saputo intervenire come avrebbe dovuto per garantire il diritto alla libera circolazioni di persone e merci nel in un’Europa unita non solo sulla carta e dalla politica, sono i responsabili di Assoimprenditori Alto Adige e della federazione delle associazioni economiche bavaresi vbw-Vereinigung der bayerischen Wirtschaft. Continua a leggere

Fermo dei tir, un danno da due miliardi di euro. Ma il ministro De Micheli può ancora impedirlo

È sempre una goccia a far traboccare il vaso. Quella che ha fatto traboccare la protesta del mondo dell’autotrasporto, spingendo Unatras ad annunciare un fermo nazionale dei tir, è stata la “decisione di intervenire con il taglio dei rimborsi sulle accise”, come ha commentato il vicepresidente di Conftrasporto – Confcommercio Paolo Uggè sottolineando proprio come la decisione sia giunta con un “vaso” già stracolmo di una serie di problemi rimasti senza risposta, nonostante i ripetuti inviti al dialogo lanciati dai rappresentanti delle associazioni di categoria. “La grave decisione assunta dal comitato esecutivo di Unatras trova origine nel mancato confronto con il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti su questioni cruciali per il settore e per l’economia del nostro Paese”, ha confermato Paolo Uggè. Continua a leggere

Scontro Tir – Governo: “Ora gli esponenti politici devono dire chiaramente da che parte stanno”

“Mi unisco alle associazioni di autotrasporto italiane per manifestare profondo disappunto nei confronti di questo governo che si dimostra totalmente sordo, disinteressato e incapace di ascoltare le istanze di un settore strategico per la nostra economia quale quello dei trasporti nazionali, internazionali e della logistica. Ci troviamo di fronte all’ennesimo atteggiamento inaccettabile della coppia M5S-Pd che si somma all’assurda notizia che sta circolando in queste ore e cioè che il governo del tradimento, in nome di un falso “green”, voglia addirittura eliminare il beneficio della riduzione delle accise del gasolio a favore delle aziende di autotrasporto e di autoservizi per i loro veicoli categorie Euro 3 ed Euro 4, che rappresentano la grandissima percentuale del parco mezzi circolante in Italia”. Ad affermarlo è Paolo Paternoster, parlamentare leghista veronese Continua a leggere