Confmare, Sos al ministro De Micheli per fermare la tassa europea sui porti italiani

“Una richiesta paradossale che comprometterebbe la già difficoltosa crescita dei porti italiani”. Così il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha definito la richiesta, avanzata dall’Unione europea, di far pagare le tasse sui canoni demaniali alle Autorità di sistema portuale italiane, “che sono enti pubblici che gestiscono un bene per conto dello Stato, e dovrebbero pagare allo Stato le tasse sul suo bene. Una richiesta quantomeno singolare, forse a Bruxelles non è stato ancora spiegato il funzionamento del nostro sistema portuale”, ha aggiunto Paolo Uggè parlando a nome di Confmare, il tavolo di coordinamento delle imprese logistico-portuali aderenti a Confcommercio-Conftrasporto“. Continua a leggere

Il nuovo ministro dei trasporti? Ha fatto in due giorni quello che non era stato realizzato in mesi

“Il senso di responsabilità ha inciso sulla decisione di dare fiducia al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Paola De Micheli, che, e questo è innegabile, nel giro di pochi giorni ha portato concretamente le soluzioni che aveva prospettato. Ministro che, in due incontri ha saputo sfoltire i dubbi, chiarire le incertezze e fornire gli impegni che le federazioni dell’autotrasporto chiedevano. Dobbiamo dare atto all’intervento del ministro, dei suoi collaboratori e riconoscerne la positività. Ora si dovrà gestire il tutto. Sia a livello parlamentare sia amministrativo. Una fase nuova e positiva potrebbe aprirsi per tutti, se portata avanti”. A 48 ore dall’incontro al ministero che ha permesso di scongiurare un possibile fermo dell’autotrasporto alla vigilia delle vacanze Paolo Uggè, presidente della Fai,l a federazione autotrasportatori italiani, ha deciso di tornare a occuparsi della vicenda, per ribadire l’importanza del “nuovo corso” avviato con il mondo politico. Continua a leggere

Tir liberi d’inquinare grazie alle centraline elettroniche che “frenano” l’additivo AdBlue

Centraline elettroniche installate abusivamente per impedire il funzionamento di miscelazione dell’additivo AdBlue obbligatorio, per ridurre limitare al massimo le emissioni di biossido d’azoto del motori diesel. Un fenomeno sempre più diffuso, come testimoniano i 15casi scoperti nella sola provincia di Agrigento dove gli agenti di polizia hanno scoperto diversi tipi di centraline, tutte accomunate però dallo stesso obiettivo:impedire il consumo di additivo per non pagarne il costo. Continua a leggere