Aiuti alle imprese di autotrasporto, Anita non ci sta: “Il ministero ha cambiato gli accordi presi”

“Nonostante gli accordi già presi nell’incontro tenutosi a Verona in occasione del Transpotec, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha voluto rimodulare la ripartizione delle risorse per il settore a vantaggio di misure a pioggia riducendo ulteriormente i fondi col risultato che l’ ulteriore taglio per la formazione e gli investimenti avrà l’effetto di disincentivare la formazione e gli investimenti a danno del settore, della competitività delle aziende e della crescita economica”. A denunciarlo è Thomas Baumgartner, presidente di Anita, associazione delle imprese di autotrasporto aderente a Confindustria, bocciando la scelta del dicastero guidato da  Danilo Toninelli e chiedendo “una sterzata per disincentivare l’uso dei veicoli Euro3 oramai vecchi di oltre 13 anni aumentando, invece che riducendo, i fondi per gli investimenti. Soltanto un Paese che investe e si rinnova può reggere la competizione a  livello internazionale”, ha concluso Baumgartner, auspicando che quanto prima venga istituito il fondo di 100 milioni euro promesso dal viceministro Edoardo Rixi”. L’Italia ha il parco mezzi più vetusto d’Europa: il 19 per cento è ancora di classe Euro3 mentre i veicoli a Gnl più silenziosi e molto più puliti dei veicoli Euro6 rappresentano appena il 2 per cento dell’intero parco.