Il Terzo valico di Genova, si farà. “Ma solo perché a questo punto non farlo sarebbe costato di più”

Il progetto per il Terzo valico presenta più costi che benefici ma abbadonarlo costerebbe ancora di più per cui i cantieri continueranno a lavorare fino al completamento dell’opera allungando i binari fino alle banchine del porto. Ad annunciarlo, usando ancora una volta i social invece di confrontarsi in una conferenza stampa con i giornalisti (scelta che impedisce di sentirsi rivolgere domande scomode?) è stato il ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli. “Dopo settimane di studio e calcoli da parte della struttura del Ministero che si occupa dell’analisi costi-benefici sulle grandi opere pubbliche, sono qui a raccontarvi l’esito e la decisione in merito a una delle infrastrutture che abbiamo doverosamente messo sotto esame: il Terzo Valico dei Giovi”, ha scritto il ministro specificando che “complessivamente il Terzo Valico costa 6,2 miliardi, di cui 1,5 miliardi già spesi. Quattro lotti su sei sono in corso di costruzione. Il primo lotto è vicino al 90%, gli altri dal 60% al 20%. Per il quinto lotto i lavori non sono partiti, il sesto deve invece essere ancora finanziato”. Il ministro, che ha definito il Terzo Valico “uno dei tanti dossier avvelenati che ci hanno lasciato i professionisti della politica, ma che abbiamo affrontato senza pregiudizi”ha anche affermato che “per migliorare l’opera bisogna portare i binari dentro al porto di Genova e rendere pienamente operativo lo snodo di Alessandria, retroporto naturale di Genova perché ha tutte le caratteristiche per diventarlo.