Autotrasporto marchigiano in crisi, fatturato in calo del 30 per cento

Un calo del fatturato del 30 per cento, 115 imprese in meno tra gennaio e settembre, ritardi nei pagamenti da parte dei committenti, oltre 18mila ore di cassa integrazione in un trimestre, Tir che viaggiano sotto costo: il settore è al collasso. È un 2009 nero per l’autotrasporto marchigiano che dal 2006 vive momenti difficili. Le imprese del settore aspettano 180 milioni di euro che sono stati stanziati con la legge 162/2008 e confermati nella Finanziaria 2009. Inoltre nella Finanziaria di quest’anno, in discussione in Parlamento, non è stato previsto alcun intervento a sostegno della competitività del settore né sono state stanziate risorse per finanziare l’Ecobonus per l’acquisto di veicoli meno inquinanti. Infine le imprese attendono ancora i provvedimenti normativi per garantire il rispetto della sicurezza stradale. Una situazione esplosiva che verrà esaminata dalla Fita Cna e dalla Confartigianato Trasporti domenica 22 novembre a Corridonia (Mc).
Saranno presenti il segretario nazionale della Fita Cna, Gianni Montali, e i dirigenti regionali e provinciali di Cna Fita e Confartigianato Trasporti. L’assemblea regionale degli autotrasportatori, che si terrà all’hotel Grassetti in via Murri, alle 9,30, stabilirà le modalità di adesione al fermo nazionale dell’autotrasporto, proclamato dalla Fita e dalle altre associazioni aderenti a Unatras, tra il 9 e il 14 dicembre. Un blocco a ridosso delle festività natalizie, che rischia di mettere in ginocchio l’intero Paese, come già successo nel 2007.
“Nei primi nove mesi di quest’anno”, affermano le associazioni di categoria, “hanno cessato l’attività 173 aziende di autotrasporto contro 58 nuove iscrizioni all’Albo del settore. Il saldo porta ad avere 115 imprese in meno tra gennaio e settembre e la situazione non migliorerà nei prossimi mesi. Inoltre le ore di cassa integrazione nel secondo trimestre 2009 sono state 18.051 rispetto alle 3.961 dello stesso periodo dell’anno precedente. Come se non bastasse il fatturato ha registrato cali fino al 30 per cento, riportandosi ai livelli del 2005. Molti lavorano sottocosto pur di non spegnere i motori e viaggiano anche a 70 centesimi al chilometro. Si tratta di una situazione insostenibile che, senza interventi immediati, rischia di portare al tracollo l’intero comparto”.
Il pianeta autotrasporto è formato nelle Marche da 4.240 imprese, per oltre l’80 per cento ditte individuali mentre solo il 4 per cento ha più di 25 veicoli nel parco automezzi. Un mondo che vale circa 10 miliardi di fatturato l’anno, che si contende un mercato che trasporta su gomma l’85 per cento delle merci in transito nella  regione e, che, quando si ferma sono dolori per tutti. A Macerata sarà presentata la piattaforma di richieste di Unatras per revocare il fermo: copertura dei costi di sicurezza, disponibilità delle risorse promesse al settore, maggiori esenzioni sui pedaggi, controlli e limitazioni al cabotaggio stradale, controlli sui Tir stranieri che fanno concorrenza sleale.