Sverniciare. Un verbo che, se abbinato alle piste di moto Gp, si traduce soprattutto con un nome e un cognome: Valentino Rossi. Il pilota che più di qualsiasi altro ha saputo battere, o se preferite “sverniciare” negli ultimi 20 anni i concorrenti. Magari passando talmente vicino ai rivali, durante un sorpasso, da far toccare le carene, da togliere davvero loro un po’  di vernice. Ma se Valentino Rossi è diventato sinonimo di straordinarie sveniciate sulle piste di tutto il mondo, è altrettanto vero che lo stesso nome e cognome rappresentano per moltissimi proprietari di auto la garanzia delle migliori riverniciate. Già, perchè Valentino Rossi è anche il nome e cognome del titolare di una delle migliori carrozzerie del nord Italia, la Carrozzeria Granelli di Bergamo, città di un’altra leggenda delle due ruote: Giacomo Agostini. O meglio, la carrozzeria Granelli Manilio srl di Valentino Rossi, con due sedi: alla Malpensata, in città, all’imbocco dell’autostrada, e a Curno, nell’immediato Hinterland. La prima gestita da Valentino Rossi, ex operaio di una delle più famose officine della città, quella del signor Manilio Granelli appunto, che il signor Valentino Rossi ha rilevato 30 anni fa senza cambiarle il nome (anche se forse, la carrozzeria Valentino Rossi, in termini di comunicazione, non avrebbe avuto problemi a “impennare”).  La seconda gestita dal figlio, Andrea Rossi. Due officine diventate sempre più, col passare degli anni,  punto di riferimento per centinaia di proprietari di auto,  grazie ad attrezzature e impianti all’avanguardia (5banchi dima di cui uno per suv e fuoristrada; 15 ponti sollevatori; 4 cabine di verniciatura; 15 zone di preparazione; 11 lampade infrarosse computerizzate; computer per diagnosi elettronica; autolavaggio interno; reparto alluminio; reparto levabolli  per l’eliminazione di bolli e piccole ammaccature senza interventi di verniciatura) e soprattutto alla professionalità di chi ci lavora. Dal  personale, selezionatissimo, ai titolari. Abituati a vincere ogni sfida. Sverniciando (e soprattutto riverninciando) ogni mezzo come saprebbe fare solo un “dottore” delle carrozzerie…