Gli aumenti della benzina sono “abnormi e del tutto ingiustificati. In poche settimane, dal 13 gennaio, il prezzo della verde è aumentato del 14,8 per cento e quello del petrolio dell’8,8 per cento. Una fuga in avanti dei carburanti che determina un maggior esborso a danno degli automobilisti pari a quasi 11 euro a pieno”. Lo afferma il Codacons alla luce dei nuovi rincari dei prezzi dei carburanti registrati negli ultimi giorni. La benzina, infatti, venerdì si avvicina a quota 1,7 euro al litro.
Secondo le rilevazioni di Quotidiano energia infatti, il prezzo medio praticato servito della verde va oggi dall’1,661 euro al litro di Eni all’1,690 di Tamoil. La punta massima osservata al Sud è di 1,763 euro al litro. “La discesa dei prezzi di benzina e gasolio aveva contribuito in questi ultimi mesi ad aiutare l’economia italiana a rialzarsi, attraverso una generalizzata riduzione dei costi a carico di imprese e cittadini”, commenta sempre il Codacons. “Ora tali rincari eccessivi rischiano di bloccare la crescita e produrre effetti a catena. Per tale motivo chiediamo al Governo Renzi un intervento teso a studiare misure per vincolare i listini dei carburanti alle quotazioni reali del petrolio”.