Il Governo bocci le proposte che viaggiano in direzione opposta alla sicurezza

La gente crede sempre meno ai politici (come del resto dimostra l’astensionismo ai seggi elettorali)? Forse accade perché i politici si preoccupano sempre meno dei problemi reali della gente. Problemi a volte gravissimi, come quello del trasporto abusivo di farmaci, che spesso non vengono consegnati alle farmacie dopo aver viaggiato a temperature regolata, fra 2 e 8 gradi, come prevede la legge, bensì su auto normali, magari abbandonati per strada sotto il sole. Col rischio di diventare, nel migliore dei casi, acqua e nel peggiore un pericolo. Un allarme gravissimo, lanciato ripetutamente da Fai Conftrasporto e da Confcommercio, ma caduto ogni volta nel vuoto. Un silenzio preoccupante quello del ministero della Salute e altrettanto preoccupante sarebbe se il ministro continuasse a restare zitto anche di fronte a un altro allarme: quello sul trasporto fuorilegge di prodotti alimentari, che dovrebbe avere garantita la stessa altissima attenzione nei controlli per combattere chi sacrifica ogni forma di sicurezza sull’altare del  desiderio di guadagno. Lunedì 8 dicembre a Desenzano del Garda, durante un normale controllo da parte degli agenti della Polstrada, è stato accertato che un carico di pesce congelato (polipi, rane pescatrici, seppie…) non era trasportato alla temperatura dovuta. Il trasporto di questi alimenti è delicato è può avere un forte impatto sulla salute dei cittadini. Se non viaggiano a temperature adeguate il pericolo di decongelamento è reale. E le conseguenze immaginabili: un boccone davvero poco gradevole. Entrambi i casi fanno emergere in modo inequivocabile quanto sia necessario che il trasporto, soprattutto di alcune merci, avvenga nel rispetto di regole precise. E la garanzia che questo avvenga può derivare solo da controlli efficaci e da normative che debbono coinvolgere nella responsabilità condivisa tutti coloro che concorrono a realizzare un trasporto. In questi giorni al Senato si discute la legge di stabilità nella quale sono state inserite norme, già approvate alla Camera, volute proprio per assicurare il rispetto delle regole sulla sicurezza. Il Governo è d’accordo, visto che è il presentatore dell’emendamento. Ma c’è chi ha avanzato proposte che viaggiano “contromano”, proponendo l’eliminazione di passaggi indispensabili per tutelare la sicurezza sulle strade e quella sanitaria. Forse per riacquistare credibilità negli elettori ai politici basterebbe comprendere che la sicurezza dei cittadini è un bene primario e che deve avere il sopravvento (come hanno stabilito anche i giudici della Corte europea) rispetto ad altri interessi, seppur legittimi, di natura economica.

Paolo Uggé