Bilanci di fine anno: per l’autotrasporto c’è anche qualche “voce” in attivo

“Anche il 2014 è stato un anno particolarmente duro per il mondo dell’autotrasporto, così come per l’intera economia italiana, ma facendo un bilancio di fine anno non possiamo non evidenziare, in mezzo a molte voci “in rosso”, anche alcune note positive: a partire dalle risorse stanziate dal Governo per il settore, fissate in 250 milioni di euro l’anno, e che a partire dal 2015 diventeranno strutturali evitando di dover essere oggetto di contrattazione ogni  volta. Ma estremamente positiva è stata anche la decisione di evitare il taglio dei rimborsi delle accise sul gasolio del 15 per cento, ipotesi che, se attuata, non solo avrebbe dato il colpo di grazia a molte imprese ma si sarebbe trasformata in un clamoroso boomerang per il Governo, visto che avrebbe spinto migliaia di autotrasportatori a fare il pieno all’estero svuotando le casse dello Stato”. È questo, in sintesi, il “bilancio di fine 2014 dell’autotrasporto” che Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, ha voluto stilare solo dopo aver atteso il voto definitivo della Camera sulle misure contenute nel maxiemendamento al disegno di legge di Stabilità del 2015. Continua a leggere

Il traffico e i pochi parcheggi preoccupano gli italiani più dell’inquinamento

Il traffico e il parcheggio preoccupano gli italiani più dell’inquinamento. È quanto risulta dall’Annuario Istat 2014. Nella classifica delle preoccupazioni delle famiglie nella zona in cui vivono si colloca infatti al primo posto il traffico (36,9 per cento), seguito dalla difficoltà di parcheggio (35,2 per cento). L’inquinamento dell’aria è al terzo posto. Continua a leggere

Sempre più donne al volante, ma per comprare un’auto si affidano a un uomo

Un  rapporto redatto dal colosso delle ricerche di mercato Frost&Sullivan ha stabilito che le donne hanno influenzato negli ultimi anni il mercato delle auto. Sono sempre di più e anche sempre meno un pericolo costante le donne al volante. In Inghilterra il cosiddetto sesso debole sta più tempo in auto di quello forte. In Italia invece secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le donne che hanno sostenuto l’esame di guida nel 2013 (ultimi dati disponibili) sono solo il 44 per cento, contro il 56 per cento degli uomini. Ma soprattutto, mentre il 73 per cento delle donne (contro il 70 per cento degli uomini) supera al primo colpo il test scritto, quando si passa alla pratica gli uomini lo passano nel 90 per cento dei casi, mentre le donne arrivano all’83 per cento. Continua a leggere