Troppi danni, anche d’immagine: Selex abbandona il progetto Sistri

“Evitare nuovi, ingenti danni, anche di immagine, in aggiunta a quelli, molto significativi, già subiti nel corso della durata del contratto, le cui previsioni sono state, peraltro, eseguite correttamente e diligentemente”. Con questa motivazione, in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, i responsabili di  Selex Service Management (gruppo Finmeccanica) hanno comunicato la decisione “di cessare la gestione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri, creato dal ministero dell’Ambiente nel 2009, oltre la scadenza contrattuale del prossimo 30 novembre”. Secondo i responsabili dell’azienda del Gruppo Finmeccanica, “i numerosi interventi sul Sistri – avvenuti senza alcun coinvolgimento della società – hanno comportato un enorme squilibrio contrattuale”.
“Tanto nella fase precedente la sospensione del programma (per effetto, per esempio, degli oneri aggiuntivi sostenuti a fronte di modifiche normative, richieste del Ministero, mancati pagamenti di fatture emesse e numerose proroghe all’entrata in vigore del sistema con la conseguente riduzione degli utenti e dei relativi contributi), quanto in quella di riavvio, così da minarne irrimediabilmente il profilo economico-finanziario e la sostenibilità della sua prosecuzione. Il conseguente possibile default di Selex Service Management”, si legge sempre nel comunicato, “è stato sinora evitato grazie all’ingente e continuo apporto di fondi da parte della controllante”. La società si dichiara comunque “disponibile a gestire il Sistri fino alla scadenza contrattuale, fino al novembre 2014, a fronte di un’offerta limitata di servizi, tale da minimizzare i costi ed i danni a proprio carico e di consentire comunque al Dicastero, committente di Selex Service Management in base al contratto di affidamento del Sistri, di effettuare tempestive ed adeguate comunicazioni agli utenti sulle modalità operative nelle fasi successive alla cessazione del servizio”.