Mercoledì 19 marzo i mezzi pubblici resteranno fermi. È stato infatti confermato lo sciopero nazionale proclamato circa un mese fa dai sindacati di categoria per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, scaduto dal 2007. Il tavolo convocato dai ministri dei Trasporti e del Lavoro, Maurizio Lupi e Giuliano Poletti, non ha portato i risultati sperati: non avendo ricevuto risposte dalle associazioni datoriali i sindacati hanno infatti deciso di confermare la protesta.
Il governo si è impegnato proponendo “il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione verso le aziende del trasporto pubblico locale, che hanno 1,2 miliardi di arretrati”, ma “le associazioni datoriali, in particolare Asstra e Anav, continuano a rimanere sulle loro posizioni”, ha spiegato il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano. Soddisfatti della mediazione del Governo anche Uiltrasporti e Ugl trasporti, che lamentano le rigidità delle parti datoriali. Il ministro Lupi tuttavia ha sottolineato l’impegno del Governo sulla vertenza. Con l’incontro di oggi, ha spiegato, si è voluto dimostrare “un impegno forte da parte dei due ministeri quelli dei Trasporti e del Lavoro” per dare una soluzione alla vertenza. Il tavolo verrà quindi “riconvocato tra 15 giorni”. Lupi ha anche sottolineato che è “la prima volta che i ministri dei Trasporti e del Lavoro incontrano le parti “al fine” di accelerare il rinnovo del contratto ormai scaduto dal 2007″. Lo stop nazionale di 24 ore, proclamato unitariamente dai sindacati del settore circa un mese fa, proprio per il mancato rinnovo del contratto di lavoro del trasporto pubblico locale, che riguarda circa 110 mila lavoratori. Dal 2007 a oggi manca l’intesa tra sindacati e associazioni datoriali (Asstra e Anav) per riaggiornarlo.