Non c’è solo lo smog, nelle grandi città si respirano cocaina e altre droghe

L’aria delle città italiane è inquinata dallo smog che esce dal gas di scarico delle auto e dei camion, ma non solo. Uno studio dell’Istituto di Inquinamento Atmosferico del Cnr ha infatti analizzato la presenza di sostanze psicotrope nell’aria di otto grandi città per un un anno, da maggio 2010. I risultati del team capitanato da Angelo Cecinato, che da qualche tempo si occupa di questo tipo di analisi, sono stati pubblicati su Environmental Pollution e mostrano una sorta di mappa dei consumi di droga nel nostro paese. 

La città più “inquinata” di droghe è Torino, dove sono stati riscontrati i livelli più alti di tutte le sostanze prese in considerazione: cocaina, cannabinoidi, caffeina e nicotina. Diametralmente opposta la situazione di Palermo, dove sono state trovate le concentrazioni più basse. “Roma invece”, si legge sul portale galileonet.it, “supera Milano per la cocaina (0,14 nanogrammi per metro cubo contro 0,13), battuta a sua volta da Napoli (0,23), dove la polvere bianca sembrerebbe avere sostituito il caffè come stimolante (solo 1,5 di caffeina a Napoli contro rispettivamente 1,7 e 3,4 di Roma e Milano). Bologna, Roma e Firenze hanno i livelli di cannabinoidi più alti (0,68, 0,47 e 0,32 rispettivamente), dato che, secondo i ricercatori, potrebbe essere attribuibile alla ampia popolazione studentesca delle città. Dallo studio emergono inoltre anche trend stagionali. Mentre nicotina e cocaina mostrano percentuali stabili lungo tutto l’anno, caffeina e cannabinoidi sembrano avere un picco durante l’inverno, con percentuali minime invece tra maggio e agosto”.