Sicurezza stradale all’anno zero per l’Associazione italiana familiari vittime della strada (Aifvs) che dopo l’ennesimo incidente mortale avvenuto sulle strade di Aversa, in provincia di Caserta, chiede l’intervento delle forze dell’ordine. Con un nota trasmessa a polizia municipale, carabinieri, polizia della strada e guardia di finanza Biagio Ciaramella, rappresentante dell’Aifvs, invita infatti a riflettere sulla necessità d’imporre l’uso del casco non solo a chi guida un motociclo ma anche ai passseggeri che spessissimo, sulle strade di Aversa, ne sono sprovvisti.
Inoltre per garantire la sicurezza sulle strade (palcoscenico abituale della movida) messa in serio pericolo nelle ore notturne, in particolare nei fine settimana, il responsabile dell’Aifvs chiede l’adozione immediata di specifici accorgimenti. “Questa associazione”, scrive in proposito Ciaramella, “dopo essere venuta a conoscenza dai media della morte avvenuta il 4 agosto dell’ennesima vittima di un incidente stradale, sottolinea una realtà fatta di sciami di moto con guidatore e passeggero senza casco che corrono a velocità folle in strade niente affatto vuote, che circolano controsenso, che invadono i marciapiedi, che creano assembramenti pronti a esplodere, che bloccano senza alcun motivo il traffico ordinario mettendo a rischio la pelle propria e quella degli altri che si verificano nei giorni della cosiddetta movida, dopo le ore 21, trasformando le strade di Aversa, specie se lunghe e asfaltate, in tante piste da corsa per motocicli. “Essendo tale realtà”, continua la nota, “in evidente contrasto sia con l’impegno assunto dall’Aifvs, che intende tutelare la sicurezza stradale, sia con quanto viene realizzato nel lavoro quotidiano dalle forze di polizia preposte al controllo urbano, ci auguriamo che un maggior controllo faccia diminuire i morti sulle strade e proprio per questo chiediamo l’installazione di autovelox funzionati nelle ore serali e notturne nelle arterie usate come pista, preceduti da cartellonistica che ne annuncia la presenza”. Infine il responsabile dell’associazione italiana familiari vittime della strada chiede di portare “il limite di velocità a 30 chilometri orari e la collocazione, se fosse necessaria, di dossi dissuasori, di telecamere, oltre all’istituzione di un servizio di pattugliamento continuo delle arterie a rischio da parte di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio”. La lettera si chiude con la richiesta, da parte del responsabile della sezione Aifvs di Aversa ed Agro di conoscere il numero complessivo degli incidenti, mortali e non, registrati dal 2009 a tutt’oggi.