Una vita troncata a 19 anni sulla strada, un’altra vita segnata per sempre. Il dramma si è consumato la scorsa settimana a Firenze. Uno scontro fatale tra un autobus della Sita (società del gruppo Ferrovie dello Stato che effettua il trasporto pubblico su gomma in diverse regioni d’Italia) e una Toyota Yaris. Per Benedetta, la ragazza che era alla guida dell’utilitaria, non c’è stato scampo. E ora Alessandro, l’autista della Sita, scrive sul portale della “Nazione” una struggente lettera a chi purtroppo non potrà mai leggerla.
“Ciao Benedetta, sono io, l’autista della Sita. Sono distrutto”, scrive Alessandro sul sito de La Nazione. “Non ti conoscevo o forse qualche volta ti ho portata a Firenze senza ricordarlo. Quel maledetto mercoledì su quella curva non ho potuto fare niente, sei arrivata in un attimo, ho frenato ma niente: lo scontro è stato inevitabile. Ho attivato tutti i soccorsi possibili da subito, senza perdere la forza, che però ho perso dal giorno dopo, vederti nella tua auto, un’immagine che mi sta logorando a tal punto che sono caduto in depressione e che mi ha costretto a letto per due giorni senza il minimo delle forze. Avrei voluto essere presente al tuo ultimo saluto con i tuoi cari e amici, ma non ce l’ho fatta, adesso sono in lacrime mentre scrivo e sicuramente ti farò visita quando ritroverò la forza. Questo mio messaggio”, conclude, “è un abbraccio ai familiari di Benedetta e a tutti coloro che condividevano la sua vita quotidiana, d’ora in poi sarai sempre anche con me Benedetta. Proteggici da lassù. Alessandro”. Dinamica e responsabilità dell’incidente sono al momento al vaglio delle forze dell’ordine.