La riforma del Codice della strada nonostante sia recentissima dovrebbe essere già “riformata”? In alcuni “passaggi” probabilmente sì. Federico Gallo, avvocato considerato fra i migliori esperti in materia, fra i punti da “rivedere e correggere” indicherebbe per esempio, “il fatto che vengano utilizzati gli stessi pesi e misure per un automobilista che, magari, percorre pochissime migliaia di chilometri l’anno e un conducente di tir che per lavoro ne percorre magari 100mila”. Una “correzione” che il legale, autore di testi per i manuali editi da Egaf, casa editrice di riferimento per chi ha bisogno di un’ informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti, ha suggerito dal tavolo del convegno organizzato dalla direzione della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo per aiutare i propri associati a capire meglio le novità previste proprio dalla riforma. Ed è proprio analizzando una delle più importanti norme introdotte, quella in materia di sospensione breve della patente, che Federico Gallo ha utilizzato l’evidenziatore, sottolineando come ” siano previsti alcuni casi di sospensione breve della patente per violazioni specifiche dell’autotrasporto professionale di cose e persone, riferite al mancato rispetto dei periodi massimi di guida o riposo, senza che sia previsto, per i possessori di Cqc, che la sospensione breve scatti quando sia patente sia Cqc sono al di sotto dei 20 punti, dal momento che il nostro codice ha previsto il doppio punteggio per i conducenti professionali. Non mi sembra corretto applicare il solo criterio del punteggio della patente”, ha affermato il legale, “senza considerare anche il punteggio della Cqc”. Una correzione che potrebbe davvero essere introdotta? “So che su questo stanno lavorando le associazioni di categoria, che sono gli organismi deputati a confrontarsi con il Governo”, ha concluso il relatore non senza aggiungere che forse, nel realizzare la riforma, sarebbe stato utile “puntare molto di più sulla prevenzione e l’educazione tramite programmi di divulgazione che spieghino alle persone non solo le nuove regole dal 14 dicembre 2024, ma anche quelle che sono intervenute negli ultimi 15 anni”.