Ci sono storie che sembrano “scritte” apposta per mandare in bestia la parte più onesta, seria, pulita dell’Italia, quella che lavora da mattina a sera, magari per restituire prestiti che la banca ha concesso, a tassi ben più alti ovviamente da quanto la banca stessa “paga” il denaro. O magari lavoratori che non riposano neppure il sabato o la domenica e non vanno in ferie perché la banca quel prestito, senza particolari garanzie, non gliel’ha concesso. A questo – già lungo – elenco di storie da far venire il voltastomaco al “popolo degli onesti” se ne aggiunge una nuova: quella… Continua a leggere