Il Codice della strada deve distinguere fra chi fa pochi chilometri e chi invece decine di migliaia

La riforma del Codice della strada nonostante sia recentissima  dovrebbe essere già “riformata”? In alcuni “passaggi” probabilmente sì. Federico Gallo, avvocato considerato fra i migliori esperti in materia, fra i punti da “rivedere e correggere” indicherebbe per esempio, “il fatto che vengano utilizzati gli stessi pesi e misure per un automobilista che, magari, percorre pochissime migliaia di chilometri l’anno e un conducente  di tir che per lavoro ne percorre magari 100mila”.  Una “correzione” che il legale, autore di testi per i manuali editi da Egaf, casa editrice di riferimento per chi ha bisogno di un’ informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti, ha suggerito dal tavolo del convegno  organizzato dalla direzione della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo per aiutare i propri associati a capire meglio le novità previste proprio dalla riforma.  Ed è proprio analizzando una delle più importanti norme introdotte, quella in materia di sospensione breve della patente, Continua a leggere



Acciacchi e dolori “da moto”: un pilota-osteopata indica la strada per prevenirli e curarli

Muscoli del collo, colonna cervicale, clavicola e scapola, colonna dorsale, muscolatura di braccia e avambracci, estensori e flessori dita, muscolatura delle spalle, colonna lombare, addominali,  muscolatura degli arti inferiori: se il mondo delle due ruote dovesse indicare le parti del corpo più sollecitate e più soggette ad acciacchi, probabilmente indicherebbe, in ordine sparso, molte fra queste. A indicarle tutte mettendole per di più nell’esatto ordine di classifica, come se si trattasse di una gara, è invece un solo motociclista, ma che di muscoli e ossa più a rischio in sella alle due ruote se ne intende come pochi altri: per il semplice fatto che oltre a essere un motociclista

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