Sospensione breve della patente, una delle principali novità della recente riforma del Codice della strada. Ma anche una novità che rischia di spalancare le strade e nuove possibili “questioni delicate”, come le ha definite Federico Gallo, avvocato esperto in materia di circolazione stradale, motorizzazione e trasporti ospite di un convegno organizzato dalla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo per illustrare proprio i cambiamenti decisi. Invitato a individuare le possibili “controindicazioni” della nuova “cura stradale” prescritta dal Governo, il relatore ha puntato in particolare l’attenzione sui problemi che potrebbero nascere in caso di contestazione ritardata. “Nonostante la norma preveda che il conducente debba essere identificato, ci sono infatti dei casi di contestazione “differita” che potrebbero creare confusione”, ha spiegato il legale. “E questo perché per la sospensione breve non è prevista un’ordinanza del prefetto, ma fa fede il verbale di contestazione, nel quale viene indicato anche il periodo di sospensione. Quale potrebbe essere un’eventuale sgradito “effetto collaterale”, una “questione delicata”? Presto detto: se il ritiro della patente non dovesse essere immediato, ma l’infrazione venisse rilevata in un secondo momento, cosa che può normalmente avvenire per esempio in seguito a un incidente stradale, con le forze dell’ordine impegnate a fare i rilievi, è probabile che il verbale contenente anche la sospensione della patente giunga al trasgressore per posta, con il rischio che chi riceve il documento non si renda conto di avere la patente sospesa dal giorno della notifica (così è indicato nel Codice della strada) e continui a guidare, con tutte le conseguenze: sia dal punto di vista assicurativo, i caso di eventuale incidente, sia anche sanzionatorio, per guida con patente sospesa che comporta la revoca della patente. La questione”, è stata la conclusione, “è quindi davvero molto delicata e richiede una grande attenzione . Attenzione che deve essere del resto prestata anche ai punti che ognuno ha sulla patente e che è assolutamente consigliabile man tenere a 20 o più considerato che con la riforma la sospensione breve scatta, per sette giorni, solo se l’infrazione è commessa di chi ha meno di 20 punti e per 15 giorni per chi ha meno di 10 punti”.