“Culo di ferro”, il premio per i motociclisti capaci di stare in sella per una “montagna” di chilometri

Premio culo di ferro: il nome rischia di apparire poco “serio”, ma serissimi sono l’impegno, la fatica, la passione che i concorrenti mettono per vincerlo. Stando in sella alla propria moto per ore e ore, per centinaia di chilometri. Come ha fatto uno dei vincitori di quel titolo che, per aggiudicarselo, ha percorso 3043 chilometri in quattro giorni. O come il pilota detentore del percorso più lungo in un solo giorno: 893 chilometri. Due primati stabiliti da due dei 70 motociclisti ammessi a partecipare, ogni anno, alla Centopassi,  “rally motociclistico non agonistico senza prove di velocità da percorrere in quattro giorni transitando da un  passo  di montagna  all’altro, superando catene montuose o colline attraverso  un valico, una forca, una  sella,  o una strada alta, a seconda di come si vuole chiamarli”, come si legge sul sito bergamoduepuntozero.it che ha dato notizia dell’apertura delle iscrizioni. Un appuntamento “che è allo stesso tempo scoperta, navigazione, orientamento,  programmazione, conoscenza dei propri limiti e di quelli della propria moto, oltre che, ovviamente, piacere di guida in una  sfida con se stessi”, come scrivono sul sito della Centopassi gli organizzatori dell’edizione 2025 pronta a prendere il via il 29 maggio, con i partecipanti ” liberi di creare il proprio percorso lungo il quale  ogni  partecipante sarà costantemente seguito dalla direzione gara grazie a un  tracker Gps, garantendo così una sicurezza  costante affidata anche alla presenza di personale qualificato pronto a fornire supporto da remoto”. Per assicurarsi un posto alla “partenza” occorre essere ” motociclisti maggiorenni ed esperti, pronti a compiere un percorso  non inferiore a 1600 chilometri fatto di sole strade secondarie, valicando il maggior numero di passi di montagna fino ad un massimo di 100″, come aggiunge  Matteo Vocino, alla guida dell’evento al quale è possibile partecipare “sia in forma individuale o a squadre,  liberi di creare il proprio percorso lungo il quale  ogni  partecipante sarà costantemente seguito dalla direzione gara grazie a un  tracker Gps, garantendo così una sicurezza  costante affidata anche alla presenza di personale qualificato pronto a fornire supporto da remoto”.  Per quanto riguarda le “due ruote protagoniste”, alla sfida potrà partecipare “ogni  veicolo a due ruote con motorizzazione a ciclo otto, a due o a quattro tempi, dotato di cambio di velocità non automatico e con un minimo di tre rapporti, di cilindrata complessiva non  inferiore a 100 c.c., con dimensione  di ciascun  cerchio ruota non inferiore a 16 pollici”. Con, ovviamente “il motociclo e gli eventuali accessori installati che devono essere in regola con le norme del Codice della strada”. Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile inviare un’email a marketing@centopassi.net, alla quale risponderà uno dei piloti che hanno già partecipato e che potranno raccontare ogni possibile informazione utile per affrontare al meglio la propria sfida. Con l’opportunità, magari, di sentire all’altro capo del telefono, una voce femminile: quella di una pilota che la gara l’ha disputata, e alla grande, in solitaria, pronta a svelare per esempio, ai piloti alla prima esperienza, come  conquistare i punti validi per la classifica. Per la “generale” così come per il  trofeo “culo di ferro” che, come può assicurare  il vincitore della prima edizione, “è tanta roba”. E se ad assicurarlo è un pilota che nella vita fa l’assicuratore….