Il futuro dei trasporti? Roma invita a costruirlo, Bergamo lo fa. Invitando i giovani a “guidarlo”

“Se si vorrà far crescere un ricambio alla guida della federazione sarà necessario l’impegno di tutti. Poi il tempo aiuta a crescere e quindi bisogna essere fiduciosi”. Ha usato queste parole Paolo Uggé, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, per rispondere a chi, commentando la sua età non più verdissima aveva sottolineato, proprio su stradafacendo.tgcom24.it, la mancanza – a suo avviso – di nuove figure all’orizzonte pronte per “dargli il cambio”. Un impegno a far crescere il ricambio che qualcuno, in federazione, ha già fatto suo, “anticipando” perfino le parole dello storico presidente. E’ il caso della Fai di Bergamo che da mesi ha fatto partire un nuovo progetto per “costruire” un ricambio per la guida futura dell’associazione invitando i giovani imprenditori associati a diventare “parte attiva” della vita federativa. Un progetto che mercoledì 10 luglio ha compiuto il suo primo importante passo: un primo incontro, organizzato nella sala corsi della Fai Bergamasca, al quale hanno partecipato una quindicina di imprenditori associati under 40 (con un’età media di una trentina d’anni) pronti a raccogliere l’invito lanciato dal presidente Giuseppe Cristinelli, dal consigliere Paolo Soprani (delegato a seguire il nuovo progetto, dal segretario Doriano Bendotti e dal “responsabile operativo” Mattia Baldis, a costituire un “gruppo giovani all’interno dell’associazione”, chiamato, come hanno spiegato i quattro protagonisti dell’incontro, a “svolgere un ruolo attivo nella vita federativa, offrendo il loro punto di vista sui principali problemi che il settore deve affrontare, le possibili nuove strade per risolverli. “Un’iniziativa che ha come traguardo finale proprio un ricambio generazionale negli organi di consiglio, nel direttivo, ma che nel contempo vuol permettere all’attuale dirigenza di avere un e punto di vista diverso più orientato al futuro del mondo dell’autotrasporto. Un “nuovo osservatorio” che è possibile realizzare solo costituendo un comitato di giovani associati”. Una nuova squadra pronta scendere in campo un domani ma chiamata fin da subito ad “allenarsi”, iniziando a “discutere al proprio interno su principali problemi e opportunità sulle quali puntare l’attenzione”, come li ha invitati a fare il vicepresidente di Fai Bergamo Fabrizio Rottoli in vista del prossimo incontro fissato per settembre. Nuova tappa del percorso di crescita che vedrà sul tavolo alcuni temi già abbozzati nel primo incontro (che per il gruppo giovani di Fai Bergamo è stato anche l’occasione per “viaggiare” nella storia dell’associazione e soprattutto nei suoi servizi offerti agli imprenditori e ai lavoratori): a partire dalle “possibili nuove strategie per comunicare al mondo esterno la figura dell’autotrasporto, il ruolo fondamentale che questa categoria riveste nella vita economica e sociale del Paese”, come hanno sottolineato i “relatori” del primo incontro, “senza dimenticare un altro tema sul quale si sono immediatamente accesi i riflettori: l’importanza dell’offerta welfare , della “cura” del dipendente sia sotto il profilo fisico sia sotto quello psichico, per consentirgli di affrontare nel migliore dei modi “una professione comunque non facile, che richiede grande impegno e sacrifici”. Un primo incontro chiuso da un “viaggio” all’interno degli uffici della Fai ma anche dell’Ebitral, l’ente bilaterale che la Fai ha “fatto partire” insieme con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filt – Cgil, Fit – Cisl e Uiltrasporti di Bergamo, per mostrare loro come ogni giorno “nascono i servizi di Fai, Ebitral oltre che di Sinergie e servizi, che consentono alle loro imprese di ottenere per esempio i rimborsi sulle accise dei carburanti, gli sconti autostradali….”. Con l’invito finale a ripresentarsi, a settembre, con nuovi possibili idee e progetti da sviluppare.

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