Pasqua, tempo di sorprese. Che nel tradizionale uovo di cioccolato cambiano continuamente, mentre su strade e autostrade sono sempre le stesse, particolarmente sgradevoli visto che sono rappresentate da interminabili code nel traffico, dal rischio di possibili incidenti destinato ad aumentare. Incolonnamenti pronti a ripresentarsi puntualmente anche per questa “edizione pasquale” con i primi intasamenti previsti già per giovedì 28 e venerdì 29 , antivigilia di Pasqua, quando circa quattro milioni di italiani si metteranno in macchina secondo le stime realizzate da Anas. Solo un piccolo “antipasto” del fiume di auto che, sempre secondo i calcoli effettuati dai responsabili della società che gestisce la rete di strade statali e autostrade di interesse nazionale, invaderà tutta Italia fino al 2 aprile, data del “controesodo”: in totale 32 milioni di mezzi. stimando 32 milioni di mezzi in viaggio verso città d’arte e piccoli borghi storici, montagna e mare. Con Toscana, Puglia, Campania e Sicilia a guidare la classifica delle mete più gettonate. Quando mettersi al volante per evitare di “bruciare” troppe ore di vacanza viaggiando a passo di lumaca o stando addirittura fermi a bruciare carburante (e moltiplicare così l’inquinamento già allarmante)? Un possibile suggerimento arriva sempre dai dati elaborati dall’Anas secondo cui la situazione dovrebbe migliorare sabato 30 marzo, e ancor di più la domenica di Pasqua, mentre da evitare, possibilmente, sono le serate di Pasquetta, con le strade “ingolfate” dagli spostamenti di breve percorrenza per le gite fuori porta verso le località turistiche e con il “bollino” che indica la “temperatura” del traffico che dal giallo del giorno si accenderà di rosso proprio verso il tramonto. Fra i percorsi maggiormente a rischio, infine, si segnalano il Grande Raccordo Anulare di Roma e la A91 Roma-Fiumicino nel Lazio, la statale 36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia e il Raccordo Autostradale A10 Torino-Caselle a Torino. Come a dire: niente di nuovo sotto il sole. La solita, identica e sgradevole, sorpresa nell’uovo di tanti fine settimana pasquali.