“Da una parte c’è l’Europa che grazie agli investimenti resi possibili dal Pnrr sta facendo accelerare in maniera vertiginosa il trasporto combinato asfalto-rotaia; dall’altra Bergamo che, con lo scalo merci chiuso da settembre e la prospettiva di averne uno nuovo operativo, a Cortenuova, non prima di qualche anno, rischia di perdere un treno importantissimo per l’economia del territorio, con potenziali investitori che difficilmente saranno pronti a scommettere su un’area geografica destinata a restare esclusa ancora a lungo dalla rete delle infrastrutture fra il nostro Paese e i mercati internazionali. In mezzo c’è l’assurda incapacità, Continua a leggere