Officine grandi riparazioni di Torino, riparte da qui la riparazione dei “guasti” dell’autotrasporto

Per un secolo, a partire dalla fine dell’Ottocento, i suoi capannoni hanno rappresentato un’eccellenza nel campo della manutenzione di locomotive vagoni ferroviario e automotrici. Sono le Officine grandi riparazioni di Torino,complesso industriale costruito in via Castelfidardo che venerdì 13 ottobre ospiterà un evento con protagonista un’associazione con una storia a sua volta lunghissima (60 anni) oltre che importantissima nel mondo dei trasporti: il consiglio nazionale della Federazione degli autotrasportatori italiani. Un appuntamento per “viaggiare” attraverso una serie di temi fondamentali per un settore da sempre traino dell’economia italiana: dalla sicurezza, al rispetto delle norme per i lavoratori e i cittadini, con i riflettori accesi, in particolare, sui tempi di guida e di riposo degli autisti, tempi di carico e scarico delle merci, sull’adozione di veicoli più sicuri e rispettosi della qualità dell’aria. Punti cardine che verranno illustrati dal presidente nazionale di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè nell’intervento introduttivo destinato ad aprire il confronto con le federazioni territoriali. Temi caldi che Fai Conftrasporto è decisa ad affrontare a breve con il Governo “dando attuazione concreta al tavolo delle regole”, come ha anticipato Paolo Uggé, “iniziando da quelle sull’accesso al mercato e difendendo il principio della libertà di circolazione. Un tavolo permanente, che dovrà riunirsi periodicamente per affrontare la lunga lista delle criticità sofferte dalle imprese di autotrasporto e segnalate a più riprese”. Una lunga lista che, come ha concluso il presidente di Fai Conftrasporto, “va dall’ormai cronica carenza di autisti alle infinite attese per le revisioni dei veicoli nelle Motorizzazioni; dalla regolamentazione dei tempi di attesa al carico e allo scarico (con particolare attenzione al trasporto container nei porti), al rafforzamento della normativa per la certezza dei tempi di pagamento e dei costi di esercizio; dalle risorse per l’intermodalità Marebonus e Ferrobonus alla revisione del calendario dei divieti di circolazione, con particolare riferimento ai valichi alpini. Questioni improrogabili, sulle quali poggia il “documento di posizione” realizzato dalla Federazione per chiedere soluzioni concrete alle legittime aspettative delle imprese”.