Tachigrafo intelligente atto secondo: ecco cosa sta per accadere nei controlli sui camion

Tachigrafo intelligente atto secondo. A “metterlo in scena” saranno le imprese di autotrasporto con nella propria flotta veicoli di nuova immatricolazione con massa superiore alle 3,5 tonnellate impegnati in trasporti transfrontalieri di merci/persone che a partire dal 21 agosto 2023 dovranno adeguare le operazioni di controllo di tutto quanto avviene nella cabina di guida “montando” la versione aggiornata che offre importanti miglioramenti: a partire dalla registrazione più semplice dei valichi di frontiera per finire con la possibilità per le forze dell’ordine di eseguire controlli a distanza. Un nuovo passo in avanti sulla strada della digitalizzazione per il mondo del trasporto su strada che avrà tempo invece fino alla fine del 2024 per aggiornare la tecnologia già in uso dal 15 giugno 2019, se non addirittura un dispositivo con tecnologia analogica. Ma cosa farà esattamente il nuovo tachigrafo intelligente? Premesso che già sul dispositivo in uso dal 15 giugno 2019 sono inseriti due moduli di controllo (il Gnss, sigla che sta per Global navigation satellite system che potrà contare in futuro sul segnale satellitare Galileo per la geolocalizzazione, a intervalli prestabiliti, delle attività del veicolo e il Dsrc, Dedicated short range communication, che consente la comunicazione a corto raggio, a mezzo in movimento, di un set di informazioni memorizzate dal modulo stesso minuto per minuto consentendo la visualizzazione dei dati da parte ealle autorità di controllo, dotate di una tecnologia di lettura) e che la nuova versione implementerà queste funzioni, il tachigrafo intelligente di seconda generazione registrerà automaticamente l’avvenuto passaggio di frontiera con l’obiettivo di contrastare l’abusivismo per quanto riguarda il cabotaggio stradale e permetterà controlli puntuali non solo sul rispetto dei tempi di guida e riposo dei conducenti, ma anche sulla corretta applicazione della procedura di distacco degli autisti. E, ancora, il “secondo atto” della storia del tachigrafo intelligente prevede l’introduzione dell’obbligatorietà dell’interfaccia di dialogo con i sistemi di trasporto intelligenti (Its) via Bluetooth, in precedenza facoltativa; nuovi sigilli per impedire manomissioni; e la possibilità di aggiornare il software per implementare nuove funzionalità abbinate allo strumento, così da non richiedere, in caso di elaborazione di diverse specifiche tecniche per il dispositivo, una sostituzione dell’apparecchio.