Marcia indietro sullo stop alle auto a benzina e diesel? A innestarla potrebbe essere la Commissione europea disposta a “rivedere”, in seguito alla situazione geopolitica che si è venuta a creare, parte di quanto deciso fino a oggi per ridurre le emissioni di anidride carbonica nel più breve tempo possibile ed evitare che la situazione inquinamento possa diventare fuori controllo. Sotto la lente d’ingrandimento dei membri della Commissione sarebbero finiti, in particolare, i nuovi standard europei per i livelli massimi di emissioni delle auto a diesel e benzina e il “giro di vite” , previsto a partire dal 2025, con l’introduzione di regole molto più stringenti di quelle precedenti. Un’accelerazione nella “svolta green” che ora potrebbe però rallentare la sua corsa, come dimostrerebbe un documento visionato da Politico.eu e riportato da Il Giornale. In poche parole, la Commissione europea sarebbe orientata a non introdurre misure eccessivamente stringenti sulla filiera automobilistica evitando di ridurre gli standard massimi consentiti rispettivamente a 30 milligrammi al chilometro per gli ossidi di azoto (contro i 60 previsti attualmente) e di 2 milligrammi al chilometro per il particolato (oggi a quota 4,5 milligrammi). Misure destinata ad avere una ricaduta diventata troppo pesante, nell’attuale scenario politico ed economico, sulla filiera automobilistica. Per saperne di più non dovrebbe occorrere attende molto: il nuovo documento, contenente standard abbassati, potrebbe essere presentato già il prossimo 9 novembre e potrebbe addirittura “cancellare” un altro divieto previsto: quello per la vendita di auto a diesel e benzina dopo il 2035.