Sei mesi di tempo per individuare le infrastrutture e i sistemi di mobilità prioritari per lo sviluppo sostenibile del Paese, e per mettere nero su bianco di quali infrastrutture (e non solo) ha bisogno il Paese in materia di strade e aree di sosta e servizio, di ferrovie e porti, di logistica integrata, ciclabilità.. Sono questi gli obiettivi assegnati e i tempi a disposizione dei componenti della nuova commissione istituita dal ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini per tracciare la strada da seguire in vista degli interventi che potranno essere realizzati alla luce del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dei nuovi fondi previsti dalla Legge di Bilancio.In pratica un documento programmatico, quello chiesto alla Commissione coordinata da Salvatore Rossi, economista e dirigente d’azienda, che farà da “apripista” indicando priorità e strategie per una riorganizzazione generale dei trasporti e della logistica lungo tutto lo Stivale, con una “visione d’insieme” che possa mettere in rete le diverse opportunità di far viaggiare persone e merci riducendo l’impatto ambientale. I componenti della Commissione svolgeranno le proprie attività a titolo gratuito affiancati da un comitato scientifico composto da “tecnici” del ministero.