“Nooooo, non esiste sporco impossibile”, recitava una famosissima pubblicità di “Carosello” negli anni ’70 in cui un celebre musicista, Franco Cerri mostrava, immerso nell’acqua ( e per questo diventato presto per tutti “l’uomo in ammollo”) le proprietà di un detersivo. Uno slogan che in “Bracchi”, colosso della logistica bergamasco , potrebbero “riadattare” sostituendo una sola parola, sporco. Trasformandolo in : “Nooooo, non esiste trasporto impossibile”. Affermazione, quest’ultima, che i responsabili del gruppo hanno da sempre tradotto in realtà e che hanno con fermato puntualmente anche nel 2021, anno che è risultato addirittura da record per il Regional office di Sorbolo, in provincia di Parma, dove Bracchi ha acquisito Peterlini, azienda con una storia ultradecennale specializzata nei trasporti eccezionali. Trasporti con carichi fino a 80-100 tonnellate che hanno visto la Bracchi dimostrare, giorno dopo giorno, che “non esiste trasporto impossibile”, “spostando”, per esempio, giganteschi macchinari industriali e macchine operatrici da cantiere, imbarcazioni…. “Come nel caso di un recente trasporto da 6,2 metri di diametro sulla viabilità ordinaria, con uno spazio molto maggiore rispetto alle normali carreggiate, che ha reso necessario smontare paracarri e semafori, cartelli e ogni altro ostacolo che fosse possibile rimuovere come per esempio i cavi elettrici; o come per una “consegna” in Belgio che ci ha visti, stradafacendo, spostare addirittura a statua di uno scultore, opera che ha richiesto estrema attenzione vista la preziosità dell’opera d’arte e l’obbligo di lavorare in condizioni decisamente non facili, fra cancelli e strade piccole; o. ancora per lo spettacolare il trasporto di un elicottero da 90 milioni di euro, con migliaia di persone che s fermavano ad osservarlo in strada”, come ricorda il responsabile, Cristian Mavilla. Un manager abituato ormai alle “missioni impossibili”, che al tavolo della propria scrivania guarda con più che giustificato orgoglio i documenti relativi a quei “lavori che confermano come se c’è qualcosa di enorme da trasportare su gomma, i nostri specialisti a livello nazionale sanno trovare sempre la miglior soluzione”. Documenti che, allo stesso tempo, testimoniano un’importante “ripartenza” nel 2021, “con i numeri che ci hanno visti tornare a crescere dopo il Covid”, fra “interi vagoni e trimarani trasportati su gomma, semafori smontati di notte e trasbordati dai 1.500 metri quadri di deposito e dagli 11.000 metri quadri di piazzale di Sorbolo, fino alla Russia. Trasporti eccezionali effettuati in modo eccezionale che hanno contribuito a confermare il ruolo di leader della Bracchi nella logistica e nel trasporto a livello mondiale, grazie a una “squadra speciale” composta da una quindicina i lavoratori che ha permesso di trainare il fatturato 2021 fino ai 4 milioni di euro raddoppiando di fatto i servizi e offrendo nuove opportunità ai nostri clienti. “Quando si tratta di “trasporti impossibili” noi siamo pronti a disegnare un progetto che parte dal cantiere, attraversa chilometri di asfalto e arriva a destinazione spostando ogni ostacolo che possa esserci nel mezzo”, conclude Cristian senza dimenticare le varie “tappe del percorso aziendale compiute per arrivare fin qui, partendo dagli “investimenti aziendali che si sono focalizzati in ottica green, puntando a sostituire tutti i mezzi in Euro 6 e guardando anche all’elettrico, perché”, sottolinea “tutta la logistica, anche quella dei trasporti eccezionali, deve esser sempre più vissuta in ottica ecosostenibile”. Una “visione” destinata a rendere ancora più eccezionali imprrse come quella stabilita consegnando un “mega carico” in Russia con un trasporto intermodale che ha visto addirittura tre trasbordi tra traghetti e rotaie; o quello in Finlandia sono stati invece trasportati dei macchinari per sgombrare la neve dagli aeroporti; o ancora a Barcellona, facendo viaggiare su asfalto un carro di manutenzione per le ferrovie; in Belgio con la consegna di una siviera, ossia quell’enorme “bicchiere” che si usa nelle acciaierie. Anche se il fiore all’occhiello per l’azienda è forse quel trimarano con pezzi lunghi 29 metri trasportato dalla Bergamasca alla costa atlantica della Francia, via strade provinciali. Un “record” stabilito dall’azienda bergamasca dopo che in molti, tra i competitor, avevano deciso di non accettare la sfida….
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