Almeno 1200: tante sarebbero le fatture false prodotte nell’arco di cinque anni, dal 2014 al 2018, dai responsabili di una cooperativa d’autotrasporto della provincia di Latina che avrebbero così evaso l’Iva per un importo di circa 400mila euro. Un vero e proprio “carico” di fatture false stampate con una sofisticata pressa a tampone, permette di riprodurre, in modo semplice e con elevata fedeltà e risoluzione,scoperta nel corso delle indagini svolte dagli uomini delle Guardia di finanza e che hanno portato a inizio dicembre, su disposizione della Procura della Repubblica di Cassino al sequestro, nei confronti della cooperativa e del suo rappresentante legale, di conti correnti, fabbricati, terreni e mezzi aziendali per un valore pari a quello della somma evasa.