Le vie del Signore sono infinite. Quelle della burocrazia rischiano invece spessissimo di finire prima ancora di cominciare, talmente sono contorte, quasi impossibili da percorrere, con “tracciati” talmente complicati da capire da scoraggiare moltissimi a imboccarle. Perfino quando quelle “strade”, sotto forma di pratiche, di bandi, potrebbero permettere alle imprese di accedere ad aiuti economici, a incentivi. È proprio per aiutare le imprese di autotrasporto a “ neutralizzare gli effetti nefasti della burocrazia” ed essere affiancati nel difficilissimo viaggio che guida a ottenere sostegni economici per tentate di uscire dalla “interminabile strettoia della crisi economica” che la Fai, Federazione autotrasportatori italiani ) di Brescia ha deciso di potenziare il proprio servizio di consulenza in materia economico-fiscale, per contrastare quello che Antonio Petrogalli, vero e proprio “padre” della Fai bresciana non ha esitato a definire “un mastodontico apparato burocratico che imbriglia le imprese e scoraggia gli investitori amplificando la crisi innescata dalla pandemia. “Già in tempi normali è una zavorra insostenibile che comprime la crescita delle imprese”, spiega Antonioo Petrogalli. “Ma nella fase drammatica che stiamo tuttora vivendo rischia di trascinarle a fondo”. Un servizio “potenziato” grazie all’inserimento, deciso dalla Cooperativa servizi Fai, di nuovo personale nell’’ufficio “Finanza agevolata” in maniera da poter dare risposte precise a tutte le richieste. “Con l’obiettivo di lavorare sempre più al fianco delle imprese, consigliandole in primis sulle misure di agevolazione più indicate per le loro esigenze, e successivamente aiutandole nel disbrigo delle pratiche necessarie a ottenere i contributi spettanti”, prosegue Antonio Petrogalli. Un’accelerazione nei servizi agli associati che negli ultimi mesi ha visto i “vecchi” e i “nuovi” responsabili dell’ufficio lavorare per far assegnare agli nostri associati molteplici agevolazioni. “Per quanto riguarda il rinnovo del parco veicolare erano disponibili il “Decreto investimenti”, la “Nuova Sabatini”, il “Piano nazionale Industria 4.0” oppure a livello regionale il Bando “Rinnova veicoli”, spiega sempre Antonio Petrogalli, orgoglioso di poter affermare che “per supportare le imprese danneggiate dalla pandemia sono stati attivati i contributi a fondo perduto introdotti dal Decreto “Sostegni-bis”, il “Bonus sanificazione” per l’acquisto dei dispositivi come mascherine, detergenti, ecc…,ma anche il “Bonus pubblicità”, mentre a livello di agevolazioni fiscali vanno menzionati il credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali (ex Superammortamento), il “Voucher digitalizzazione”, il bando “Fai Credito Rilancio” per l’abbattimento del tasso di interesse applicato ai finanziamenti bancari nonché gli incentivi per le spese sostenute per l’avvio di una start-up, fino ad arrivare al bando “Formare per assumere” di Regione Lombardia”. Le opzioni non mancano, e sono tutte indispensabili per permettere alle imprese, gravate da spese e cali di fatturato dovuti alla mancanza di lavoro o all’aumento dei costi, di proseguire la loro attività, ma spesso le imprese non ne sono a conoscenza”, conclude Antonio Petrogalli. “Ecco perché abbiamo deciso di far ulteriormente accelerare l’attività dell’ufficio Finanza Agevolata, per consigliare l’impresa nella scelta migliore”. Per aiutare le imprese a realizzare quello che a moltissimi appare un vero e proprio “miracolo”: percorrere le vie della burocrazia arrivando fino al traguardo finale.