Momenti di confronto preventivo sulle strategie di sviluppo aziendale e di investimento negli ambiti territoriali; verifica delle opportunità di formazione professionale continua per gli addetti ai singoli settori, utilizzando tutti gli eventuali elementi di sostegno economico e normativo, anche attraverso l’associazione datoriale di riferimento; individuazione degli strumenti più idonei per monitorare gli andamenti occupazionali, con l’obiettivo di favorire percorsi di crescita e continuità occupazionale; dialogo con i soggetti istituzionali nelle sedi competenti su eventuali tematiche di carattere sociale e sanitario, con particolare riferimento a quelle legate all’emergenza sanitaria Covid-19 e, ancora, un confronto periodico sulle problematiche del settore e-commerce, anche in funzione del futuro rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro: è quanto prevede il nuovo protocollo di relazioni industriali condiviso sottoscritto dai rappresentanti di Amazon e da quelli dei sindacati trasporti al termine di un incontro presieduto dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 15 Settembre 2021
I conti sui carburanti non tornano. E chi ha denunciato gli speculatori ora li troverà e li punirà?
Ci sono conti che non tornano, neppure a calcolarli e ricalcolarli mille volte. È il caso dei conti sul costo dei carburanti schizzati alle stelle che ha spinto milioni d’italiani a fare una semplice riflessione: com’è possibile mentre il prezzo del petrolio diminuisce, quello del gasolio alle pompe dei distributori sale? Un autentico mistero che può trovare una soluzione solo tracciando una bella riga e annotando, la dove di solito si mette la somma o la differenza, non dei numeri, ma delle lettere dell’alfabeto, fino a formare la parola speculazione. L’unica risposta che possa far tornare i conti. Una risposta che, non per nulla, ha dato anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, affermando che “l’aumento del prezzo di benzina e diesel è una colossale truffa”. Continua a leggere
Bergamo, ultima chiamata per viaggiare verso un futuro dove la mobilità non sia più un freno
Un’analisi-ricognizione sulla situazione presente e sulle prospettive reali che si aprono per la realizzazione dei sistemi della mobilità nella provincia di Bergamo suddivisa in tre grandi “capitoli” che hanno per protagonisti, rispettivamente, lo stato di avanzamento nella realizzazione delle infrastrutture programmate (stradali, ferro-tramviarie, aeroportuali, centro scambi intermodale delle merci e ciclabilità); l’evoluzione della domanda di mobilità delle persone e delle merci e le politiche territoriali e urbanistiche nell’area bergamasca; l’introduzione di sistemi innovativi per la mobilità e auto del futuro. A realizzarla sono stati i responsabili della Commissione dell’Automobile Club di Bergamo in materia di mobilità che hanno pubblicato il documento (che riassume la cronistoria e lo stato di attuazione a oggi delle singole infrastrutture, con una proiezione degli interventi fino al 2030, e che “fotografa” chiaramente la situazione attraverso due chiare planimetrie, una per le opere stradali e l’altra per quelle ferro-tramviarie) sul proprio sito (cliccate qui) proponendolo all’attenzione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti e interessati, Continua a leggere
La sicurezza stradale in Italia è l’eccezione? “Ecco come può diventare la regola”
Perché l’Italia sa reagire bene e in fretta a un’emergenza, come quella del ponte di Genova, e non sa invece far fronte alla “normalità”, alla gestione e manutenzione ordinaria? Perché non riesce a far diventare la “normalità”, la “regola” invece che un’eccezione, la messa in sicurezza delle infrastrutture, prevenendo possibili tragedie, abbattendo gli ostacoli della burocrazia, assegnando i lavori senza attendere anni se non decenni? Perché la politica non riesce a mettere in campo un’organizzazione efficiente Continua a leggere
Speculazioni e truffe dietro il caro carburante: il ministro ora ci dica cosa intende fare con i colpevoli
Il costo del petrolio diminuisce ma quello del diesel alle pompe di servizio aumenta: i conti non tornano. O meglio: tornano se, tirata una riga, invece che delle cifre si scrivono delle consonanti e delle vocali fino a comporre la parola speculazione. Perché è solo così che si spiega l’aumento dei carburanti: con una gigantesca speculazione, denunciata perfino, a chiarissime lettere, dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, secondo il quale “l’aumento del prezzo di benzina e diesel è una colossale truffa”. Una denuncia pesantissima alla quale però il ministro non ha fatto seguire un’altra dichiarazione attesa da milioni d’italiani: agli speculatori, ai truffatori, adesso cosa accadrà? Verranno cercati e trovati? E come? E come verranno puniti? Domande che, in un Paese normale, non potrebbero assolutamente restare senza risposte. Continua a leggere