I camionisti ora pagano anche per l’incapacità dello Stato di gestire gli immigrati clandestini

“Mettere un vigilante per controllo noooo…  Cosa dobbiamo ancora subire?”. “Cavoli che soluzione, complimenti… Fanno più danni questi  signori che dovrebbero saper prendere delle soluzioni intelligenti che i migranti….”. “Bravi, invece di controllare chiudete il parcheggio agli autisti: belin, ma chi è il genio che l’ha studiata?”. “Ma la polizia a cosa serve?”. La polizia stradale non può sorvegliare?… Ah, no…. Loro sono impegnati a fare i verbali”.. Sono solo alcuni esempi dei commenti postati dai lettori per commentare la notizia pubblicata da Prima la Riviera, organo d’informazione ligure,  per denunciare la presenza, ormai da tempo, di  barriere jersey  nell’area di servizio di Bordighera Nord, in direzione del confine di Stato “per impedire ai mezzi pesanti di parcheggiare e ai migranti di introdurvisi clandestinamente nella speranza di raggiungere la Francia, come più volte accaduto in passato”.Una decisione che   il direttore dell’Autofiori, Claudio Fossati, ha giustificato spiegando ai giornalisti del settimanale cartaceo e quotidiano on line ligure che “già nel 2020 è stata disposta una serie di ordinanze, che sono state prorogate, ma per evitare che i provvedimenti venissero trasgrediti, è stato necessario installare dei dissuasori”. Facendo di fatto pagare ai camionisti il “conto” per l’incapacità dello Stato di gestire il problema immigrati, e soprattutto, di saper gestire adeguati controlli. “È stata anche rifatta la recinzione, per evitare l’ingresso di persone non autorizzate nell’area di servizio, ma più volte, come sottolineato dal direttore dell’A10, sono state commesse delle effrazioni. I mezzi pesanti, dunque, possono fermarsi soltanto per il rifornimento, ma non per soste lunghe o per la notte”, spiega l’articolo pubblicato da  Prima la Riviera, citando un’ultima precisazione dell’ingegnere responsabile dell’area di servizio: “Nei pannelli a messaggio variabile è comunque specificato il divieto di sosta nell’area indicata”.  Una gran bella consolazione per migliaia di autisti che, dopo aver percorso magari centinaia di chilometri sognano di potersi fermare per mangiare e bere qualcosa, rinfrescarsi, riposare. E non possono farlo perché il Belpaese ha centinaia di migliaia di dipendenti pubblici che, per lavoro, producono una montagna di burocrazia utile solo a creare problemi quotidiani a chi lavora, senza pensare che licenziando qualche burocrate e assumendo, al loro posto, agenti di polizia peri controlli, il problema sarebbe risolto.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *